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Lorenzo Giordano, Cantina Vinchio Vaglio: “Abbiamo creduto nel territorio, ora dobbiamo andare tutti nella stessa direzione” fotogallery

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Nuova tappa del nostro viaggio “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”. Siamo ancora in Core Zone n. 4, sul confine tra Vinchio e Vaglio Serra, a parlare di Barbera.

di Luciano Baracco

Lorenzo Giordano, Cantina Vinchio Vaglio: “Abbiamo creduto nel territorio, ora dobbiamo andare tutti nella stessa direzione”

E’ una delle eccellenze astigiane più conosciute, ha fatto e sta facendo incetta di premi e riconoscimenti nel suo settore: stiamo parlando della Cantina di Vinchio-Vaglio Serra. Lorenzo Giordano, enologo e già sindaco di Vinchio per due mandati, è il presidente dal 2001, ma la sua vita professionale è legata alla crescita della Cantina, come lui stesso ci racconta.

“Mi ricordo quando è stata costruita la Cantina, nel 1959, anche se avevo solo cinque anni; e poi quando ho iniziato a lavorare, come enologo presso la CIA, sono sempre stato coinvolto nell’amministrazione della Cantina sino a diventarne presidente nel 2001″.

Quindi nessuno meglio di lui può raccontarci come sono cambiate le cose con il trascorrere degli anni nel settore vitivinicolo

“Una grande evoluzione è stata quella della conduzione del vigneto, dove si è passati da puntare solo sulla quantità, perchè il mercato richiedeva quello, a puntare sulla qualità, sia per le richiesta attuali del mercato sia per la struttura del vigneto. Noi come cantina molto prima del mercato siamo partiti con il progetto Vigne Vecchie, nel 1987: abbiamo creduto nel territorio, nella qualità, ma soprattutto nel vitigno Barbera che stava vivendo un momento difficile.”

E i fatti vi hanno dato ragione..

“E’ stata una scommessa vinta per fortuna della Cantina, per i viticoltori e per tutto il paesaggio. 30/40 anni fa tutti pensavano che il futuro di questo territorio fosse quello di diventare tutto bosco, invece le vigne sono rimaste e addirittura sono nate strutture di ricezione turistica. Pensate che molti turisti che sono passati prima da Alba e dalla Langa albese vengono qui e apprezzano la varietà dei paesaggi, che sono più variegati e per certi versi più naturali, anche perchè tante vigne, per la loro conformazione, vengono ancora lavorate a mano.”

Paesaggi che sono stati riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità

“Si ed è proprio grazie al lavoro fatto dai viticoltori che questo è stato possibile e adesso la nostra finalità è quella di garantire un reddito a chi lavora la vigna perchè possa continuare a mantenere questi paesaggi.”

A proposito del riconoscimento Unesco, cosa è cambiato da quel momento?

“Con il riconoscimento Unesco l’affluenza turistica di stranieri è aumentata molto, ed è aumentata in noi anche la consapevolezza di cosa significhi vivere e operare in questi territori, ci ha aperto gli occhi perchè abbiamo capito quali sono le nostre potenzialità. I turisti che visitano i siti Unesco oltre a portare ricchezza, portano cultura.”

Voi come Cantina vi siete fatti trovare pronti. Adesso quali sono i progetti futuri?

“Si dobbiamo riconoscere di averci creduto sin da subito, anche perchè in questi ultimi dieci anni è cambiato tutto e chi non si è adeguato oggi deve inseguire. Noi eravamo già pronti per accogliere nuovi flussi di turisti, ma ovviamente non ci accontentiamo: abbiamo un progetto che è già a buon punto, infatti abbiamo acquisto i boschi dietro alla Cantina per fare un percorso che attraverso il bosco permette di raggiungere la Val Sarmassa.”

In chiusura vuole lanciare un messaggio, rivolto in particolare a chi vive in questi territori?

“Accoglienza e ospitalità sono fondamentali per far crescere sempre più il turismo nelle nostre zone, dobbiamo mettere in condizione i turisti di passare una o più giornate piene, con tante cose da fare e da vedere. Dobbiamo però crederci tutto in questo: territori, istituzioni, realtà economiche e enti di promozione turistica e andare tutti nella stessa direzione, perchè se ognuno pensa solo a sè stesso non si va da nessuna parte.”

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti

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