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Nuova tappa del nostro viaggio “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”. Prima uscita fuori dal confine astigiano: siamo in provincia di Cuneo, a Neive, in Core Zone n. 3, quella delle Colline del Barbaresco.

gilberto balarello sindaco di neive

Gilberto Balarello: ”Il riconoscimento Unesco va mantenuto alzando sempre più la qualità”

di Luciano Baracco

Gilberto Balarello è sindaco di Neive dal 2014, dopo aver già fatto esperienza esperienza come consigliere comunale negli anni precedenti. Un sindaco che possiamo definire fortunato in quanto pochi giorni dopo il suo insediamento, avvenuto a maggio 2014, i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’unesco. Il Comune di Neive rientra nella core zone 3, le Colline del Barbaresco.

E da qui scontata la prima domanda: per chi ha vissuto da amministratore, anche se in un ruolo diverso, questi ultimi anni cosa è cambiato con il riconoscimento dell’Unesco?

“E’ cambiato molto e per farlo capire bastano i numeri: prima del 2014 sul territorio del comune di Neive erano presenti 15 attività ricettive (alberghi, bed&breakfast e agriturismi con ospitalità), mentre adesso, a distanza di soli tre anni, sono più che raddoppiate e sono oltre la trentina. Oltre a queste sono nate nuove attività commerciali, in particolare nella ristorazione.”

Da questi dati si deduce che sia aumentata in maniera importante la presenza turistica.

“La presenza turistica nei territori del Barberesco in questi anni hanno avuto un incremento a doppia cifra, nel 2017 a Neive si sono contate 26mila presenze tra chi ha trascorso una notte o almeno una giornata. E si tratta di un incremento su una situazione già molto buona, anche perchè il nostro comune era già da diversi anni nel circuito delle Bandiere Arancioni, altro importante riconoscimento che porta un turismo di qualità.”

Sono numeri importanti se pensiamo al fatto che il riconoscimento Unesco è arrivato solo tre anni fa.

“Si, ma il tessuto era già pronto. Da quando è iniziato l’iter per richiedere il riconoscimento, erano già state poste le basi per non farsi trovare impreparati; in particolare erano già pronte le realtà economiche collegate al vino, in particolare al Barberesco che di fatto erano già il fulcro intorno a cui è cresciuta la presenza turistica per aver fatto conoscere le nostre zone al mondo intero anche prima del 2014. Altra cosa che aiuta molto anche i nostri territori sono gli eventi collegati al Tartufo.”

Le realtà economiche hanno quindi dimostrato grande consapevolezza di come significhi operare in territori patrimoni dell’Unesco; cosa pensano invece i privati?

“I cittadini cominciano a comprendere l’importanza del riconoscimento Unesco perchè capiscono che la crescita del turismo porta beneficio a tutta la comunità, perchè porta ricchezza, ma anche cultura. Qua a Neive ante Unesco il flusso turistico era concentrato solo nel borgo, ora invece inizia ad espandersi anche nelle altre zone come Borgonuovo e tutto questo anche grazie alla capacità di accoglienza dei semplici cittadini.”

Che ruolo ha avuto e può avere l’amministrazione comunale in questa fase?

“Innanzitutto dobbiamo tenere le antenne dritte per mantenere l’asticella alta, il riconoscimento Unesco va mantenuto alzando sempre più la qualità. Le amministrazione, in tempi di ristrettezze economiche, possono stimolare le iniziative dei privati. A Neive noi stiamo portando avanti il progetto del Comune Bio, che non riguarda solo l’agricoltura, ma parte dal decoro urbano sino al regolamento agricolo; è fondamentale mantenere un territorio pulito, fare la massima attenzione alle risorse, fare attenzione alle norme nelle nuove costruzioni.”

C’è qualcosa che potrebbe dare ancora maggiore impulso al turismo in tutti i territori dei paesaggi vitivinicoli riconosciuti patrimonio dell’umanità dell’Unesco?

“C’è una cosa che potrebbe portare ulteriori benefici al flusso turistico in tutto il territorio dall’astigiano all’albese: la riapertura della Ferrovia Asti-Alba, quindi speriamo che avvenga al più presto.”

 

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti