Le Rubriche di ATNews - Comunicare la bellezza

Gianmanuele Grossi: “Fondamentale fare squadra per attirare i turisti in Monferrato”

Nuova tappa del nostro viaggio di consapevolezza di “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”.

Siamo di nuovo tra gli Infernot della Core Zone 6, ad Olivola, piccolo paese da 120 abitanti nel cuore del Monferrato Casalese, a tu per tu con il Sindaco Gianmanuele Grossi, che ci racconta il cambiamento dopo il riconoscimento da parte dell’Unesco.

Gianmanuele Grossi: “Fondamentale fare squadra per attirare i turisti in Monferrato”

di Claudia Solaro

Cosa è cambiato con il riconoscimento Unesco ad Olivola?

Cambiamenti ce ne sono stati, per il momento ha portato oneri, necessità di adeguamento a delle norme, abbiamo dovuto fare anche una variante parziale del Piano Regolatore, investito in una cartellonistica all’ingresso di tutti i paesi che accomuna l’intera area. Io andrei anche oltre, con un arredo urbano condiviso tra tutti i Comuni, in modo che il turista abbia la sensazione di essere in una zona coesa. Il problema è che il piccolo Comune ha pochissime risorse, dobbiamo centellinarle e se non arrivano finanziamenti è molto impegnativo mantenere l’etichetta Unesco. Sarebbe fondamentale che il riconoscimento potesse aiutarci ad accedere a fondi europei o regionali per gli interventi.

A me piace molto tenere il paese pulito ed ordinato, lavoriamo in perfetta sinergia con il cantoniere affinchè sia tenuto bene, perchè l’Infernot, la caratteristica della nostra Core Zone, è nascosto, quello che vede il turista, quando arriva, è il paese: voglio che chi arriva percepisca di essere in una zona curata. Abbiamo il grosso problema della drammatica situazione delle strade provinciali, dissestate e con l’erba talmente alta ai fianchi da coprire la cartellonistica.

Sono aumentati i flussi turistici dagli ultimi quattro anni?

I flussi turistici sono aumentati, ci sono tanti ciclisti olandesi e tedeschi che girano per le nostre colline, inseriscono nei loro itinerari anche visite nelle Cantine. Come sindaco, mi sono iscritto ad un corso di inglese, in modo da poterli accogliere quando arrivano nel mio paese, rispondendo alle loro domande. Vedo molta gente, anche qualcuno che cerca casa. Come brand Monferrato stiamo crescendo molto anche se siamo trent’anni indietro rispetto alle Langhe, bisogna dirlo.
Cosa hanno le nostre colline in meno delle loro? Cos’hanno le nostre terre in meno rispetto alle colline toscane? Niente, però loro sono stati molto più bravi a proporle.
Da noi, però, bisogna dirlo, il campanilismo è troppo forte: non si fa rete, non c’è collaborazione. Bisogna fare squadra per attirare i turisti sapendo che se oggi aiuti quello che vedi come concorrente, la prossima volta può essere lui ad aiutarti. Solo così si può crescere, insieme.

Qual è la percezione da parte degli abitanti di Olivola verso il processo di sviluppo locale in corso? C’è collaborazione per l’apertura degli Infernot?

Ad Olivola ci sono due Infernot privati, uno dei due è all’ingresso di una struttura con agriturismo e ristorante, e si collabora con la proprietà durante le 3/4 aperture comuni annuali. La popolazione, però, in generale, non si rende ancora conto di quello che è in corso, solo in qualcuno ritrovo la consapevolezza di vivere in un territorio dalle potenzialità enormi, sopratutto in chi ha scelto di venire a prendere casa ad Olivola, di ristrutturare antiche case ed investire qui. Olivola ha subito una grande ristrutturazione negli ultimi 3/4 anni però è stata mantenuta la bellezza della Pietra da Cantoni a vista degli edifici. E’ più difficile far capire il processo in corso a chi vive qui da 50/60 anni.

Quali sono le sfide per il futuro del Comune di Olivola?

Da solo come singolo Comune è difficile lavorare: io mi batto sul fatto che questo è il Monferrato degli Infernot, che raggruppa 29 Comuni che devono lavorare tutti insieme, coinvolgendo i tour operator, per portare gente sul nostro territorio.
Bisogna lavorare sulla pulizia delle nostre colline, dei nostri paesi, conservare il bello e preservarlo. Voglio lavorare per il mio paese per renderlo sempre più bello, anche con la collaborazione della Pro Loco, sistemando fiori ed abbellendo gli scorci di questo Borgo che è stato definito la Portofino del Monferrato!
Speriamo di avere finanziamenti nei prossimi anni per poter investire in cartellonistica, segnaletica, nuove panchine.

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Nizza Monferrato

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti