Le Rubriche di ATNews - ATnewsKids

Oggi è la giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo

Un video che vi ritrae viene pubblicato online senza il vostro consenso. Inizia ad essere cliccato e a macinare visualizzazioni. Improvvisamente diventa virale e voi siete sulla bocca di tutti: compagni, amici, conoscenti iniziano a prendervi in giro e addirittura ricevete messaggi cattivi da persone che nemmeno conoscete.

Questo è quanto successo nel 2002 a Ghyslain Raza, ragazzino canadese che si può definire una delle prima vittime di cyberbullismo. Ghyslain amava “Star wars” a tal punto da realizzare un video di se stesso che manovrava un mazza da golf come fosse una spada laser, con movimenti un po’ sgraziati. Il video venne poi trovato da alcuni compagni di scuola che iniziarono a diffonderlo su Internet all’insaputa di Ghyslain. Ben presto iniziò ad essere deriso sia dalle persone che conosceva sia da completi sconosciuti. Tormentato dai bulli dovette abbandonare la scuola. Era diventato famoso senza volerlo e per i motivi sbagliati. Per lui quello fu un periodo difficile e triste.

Questo è il cyberbullismo, una forma di bullismo condotto attraverso strumenti telematici, come ad esempio tramite internet, i social network, YouTube.

La storia di Ghyslain per fortuna ha avuto un lieto fine, anche se dopo molto tempo. I ragazzi che avevano rubato e pubblicato il video dovettero pagare un risarcimento per i danni provocati. Ghyslain si è laureato in legge e adesso spera che quella sua esperienza negativa possa aiutare le vittime di cyberbullismo.

Il messaggio di questa storia e della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo che cade il 7 febbraio è: fate attenzione ad usare in modo appropriato la Rete e se diventate vittime di cyberbullismo non chiudetevi in voi stessi, ma denunciate, parlatene con i genitori o con gli insegnanti; non siete soli, si può uscire da questa brutta situazione e si può superare il senso di vergogna!

Se volete saperne di più su Ghyslain Raza leggete: Ben Brooks, “Storie per bambini che hanno il coraggio di essere unici”.

Per sapere cosa pensano i ragazzi di social network, giochi online e dei pericoli di Internet leggete i testi di alcuni studenti della scuola media Parini di Asti ai seguenti link:

“Con i social si rischia di restare soli, senza amici e senza potersi confrontare con persone vere”

Soli davanti ad uno smartphone, “più in pericolo di quanto lo saremmo in mezzo alla strada”

Social e giochi online sì ma tra controlli e divieti dei genitori

A tu per tu con il mondo dei giovanissimi, tra Tik Tok, WhatsApp, YouTube, Spotify, SoundCloud …

“Con il Covid ci hanno tolto la possibilità di giocare, di andare a scuola, di fare sport ma non ci hanno tolto la libertà di decidere”


Foto di Linus Schütz da Pixabay