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Laura Fiandrotti (Musarmo): ”Conservare e divulgare l’arte del territorio” video

Nuova “tappa” del nostro viaggio virtuale per “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato”. Ritorniamo a Mombercelli, comune nella Core Zone “Nizza Monferrato e il Barbera” dove andiamo a scoprire il Musarmo, Museo di Arte Moderna.

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Laura Fiandrotti: ”Conservare e divulgare l’arte del territorio”

 di Elisa Grasso

Laura Fiandrotti vive a Mombercelli con il marito,  Fausto Ciancio e il figlio Andrea.

E’ laureata in Architettura e insegna Arte e Immagine presso la Scuola Secondaria di I° grado di Costigliole d’Asti; è membro del Direttivo del Museo Civico d’Arte Moderna di Mombercelli e cura principalmente il sito internet e le pagine social.

L’avventura del Musarmo di Mombercelli è iniziata nel 1972 per iniziativa di un gruppo di promotori, amanti dell’arte. Si ricordano Caro Caratti, già Direttore dei musei civici di Asti, Don Francesco Cartello, allora viceparroco, Mario Castagneri, Giulio Zandrino, proprietario dei locali dove inizialmente furono esposte le opere e il gallerista Stefano Pirra.

Diversi artisti donarono una o più opere e il Museo, per alcuni anni, divenne il fulcro culturale della comunità.

Ad un periodo di inattività, seguì la decisione di trasferire le opere nell’ex carcere mandamentale e l’incarico di conservatore venne affidato a Gianmaria Lisa, giornalista Rai, che affermò: «Accendiamo un nuovo falò in vista delle colline di Cesare Pavese, piccolo rassicurante faro di un porto da cercare tra le vigne, per contribuire al racconto della meravigliosa avventura dell’uomo chiamata Arte».

 

Com’è strutturato attualmente il Musarmo e quale fine persegue?

Dal 2004 al Musarmo c’è un nuovo direttivo costituito da giovani volontari che, sotto la guida della curatrice Anna Virando, cercano di proseguire nel cammino intrapreso da Gianmaria Lisa: oltre a me, Chiara Voglino, Piero Oldano, Raffaella Mirandola, Renato Milano e l’Assessore comunale con delega alla cultura.

I fini che perseguiamo sono principalmente tre: conservare e divulgare i beni culturali presenti nel Museo, incrementare il patrimonio artistico e diventare un punto di riferimento per la cultura.

Secondo Lei cosa rappresenta l’etichetta UNESCO? 

Secondo me UNESCO è un’opportunità di valutazione ambientale, economica, culturale e turistica.

Al momento, non penso sia stata sfruttata al meglio, per mancanza di strumenti. A mio parere, bisognerebbe investire in percorsi come ad esempio le piste ciclabili, e, soprattutto, in strutture ricettive che accolgano il turista. Mancano i collegamenti, una rete tra i comuni limitrofi che consenta uno scambio turistico.

Qual è stato il Vostro primo approccio al riconoscimento UNESCO? 

Il primo avvenimento importante è stata l’inaugurazione, nell’estate 2015, della mostra «Immagini e Paesaggi del Piemonte – Un patrimonio di colori accende le colline», promossa dal Parco Artistico nel vigneto «Orme su la Court» di Michele Chiarlo, nell’ambito «Progetto Scuola – Itinerari Didattici», approvato e divulgato da Expo Milano 2015. Il progetto, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, è stato patrocinato dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Asti, in collaborazione con il Comune di Mombercelli.

Si tratta di un campionario di opere che illustrano e descrivono, in una molteplicità di situazioni, il paesaggio piemontese e quello delle colline del vino.

Prossime mostre in programma?

Il 26 agosto verrà inaugurata la II edizione della mostra «Uno sguardo sulle colline Unesco», rassegna di circa 40 artisti del territorio, ognuno ha raffigurato, secondo la propria sensibilità artistica, la bellezza del Monferrato e dei paesaggi piemontesi.

Sicuramente è una mostra che fa riflettere sull’inestimabile bellezza che ci circonda e sulle strategie da attuare per mantenere inalterate le caratteristiche del territorio.

In programmazione per ottobre, se riusciremo a reperire le opere, la mostra di Mario Lisa, valente pittore e zio del conservatore del Musarmo Gianmaria Lisa.

Non dimentichiamo l’esposizione dei «Presepi d’artista» che ogni anno raccoglie molte adesioni.

Riguardo le recenti donazioni al Museo? 

La collezione del Musarmo si è arricchita di una trentina di opere. I donatori sono stati invogliati dalla proposta di partecipare a mostre con notevole successo. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno donato un pezzo della propria collezione.

Ricordiamo anche la preziosa donazione di volumi e cataloghi d’arte della famiglia Antonio Donat-Cattin.

Il nostro Museo ospita anche mostre collettive di artisti legati al territorio ed eventi culturali a tema.

Per informazioni, contattare i seguenti numeri: 338/4246055 – 340/0571704

 

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti