Lettere al direttore

CambiAmo Asti, Angela Quaglia: “Sui nomadi si è passati dalle ruspe alle mance”

Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni di Angela Quaglia, consigliera CambiAmo Asti.

———————————————————————————————————————————

Sta facendo discutere la recente delibera della Giunta Rasero che assegna ai nomadi (Rom) che risiedono in via Guerra un contributo economico che, sommando le varie voci, può arrivare a circa 6000 euro a famiglia, per incentivarli ad abbandonare la piazzola in cui abitano da almeno 5 anni.

Tra le righe si legge che il provvedimento si riferisce solo alle famiglie Rom e non, anche, all’altro gruppo di nomadi (Sinti), sempre in via Guerra e in loc. Vallarone.

La delibera della Giunta pone molti interrogativi:

1) E’ questo il “fantastico” risultato dell’incontro con il Comune di Pisa a cui Sindaco e Vicesindaco sono andati a chiedere lumi?

2) Che cosa potranno fare le famiglie interessate con circa 6000 euro? Affittare una casa? Comprarla? Spostarsi con la roulotte da un’altra parte della città? E poi magari tornare dopo qualche tempo?
Se hanno le risorse per comprare un’abitazione non si capisce perché la collettività debba contribuire…se non ce l’hanno, e intendono solo affittare, il contributo può servire a coprire qualche mese di affitto ma, in mancanza di un lavoro, la situazione di precarietà si riproporrà più avanti con le stesse criticità.
Il contributo, infatti, sarà erogato a famiglie il cui reddito non sia superiore al minimo pensionistico INPS: con meno di 7000 euro all’anno e molti figli certamente diventa difficile sostenere spese regolari di locazione.

3) La Giunta afferma che dal 2018 sono stati risparmiati circa 100mila euro grazie alla cessazione della fornitura di energia elettrica presso il campo Rom.
E’ proprio così? Non si trattava di allacciamenti abusivi? Perché non vengono comunicate le spese di energia e di acqua che il Comune ha sostenuto negli ultimi due anni?
Sarebbe bene considerare anche le spese sostenute per spegnere gli incendi appiccati ai cumuli di immondizia, con interventi lunghi e (immagino) costosi, dei Vigili del Fuoco!

4) Il contributo verrà concesso alle famiglie residenti nel campo da oltre 5 anni.
Ma non erano stati dichiarati tutti “occupanti senza titolo” e pertanto senza più alcun diritto di rimanere?
Non aveva detto, il vice sindaco, che le piazzole non erano più state assegnate?

5) Con lo stanziamento di 25mila euro ( sperimentale) si potranno si e no ricollocare 4 famiglie. E le rimanenti? Verranno stanziati altri fondi nel prossimo futuro?

6) Le strategie di superamento dei campi Rom indicate dalla Commissione Europea e riprese dalla normativa nazionale delineano alcuni ambiti di intervento: Formazione e promozione dell’accesso al lavoro; Istruzione, salute e servizi sociali; Soluzioni abitative e accesso alla casa …
Come si può notare, a monte occorre tutta una serie di azioni finalizzate a “integrare” la popolazione Rom! Al fondo della lista, una volta raggiunta anche l’indipendenza economica, si parla di casa e si prevede, anche, l’accesso all’edilizia residenziale pubblica.
In questi anni la Giunta non ha fatto nulla di quanto necessario: altro che essersi “prontamente attivata per delineare azioni in coerenza con la normativa finalizzata al superamento dei campi!”
E adesso, al giro di boa del mandato amministrativo ( sono trascorsi già due anni e mezzo) non trova altre soluzioni che quella di erogare qualche mancia per buttare ancora una volta un po’ di fumo negli occhi degli astigiani, sostenendo di aver cominciato ad eliminare il campo nomadi.

Siamo passati dalle ruspe (ce le ricordiamo tutti, sui manifesti della campagna elettorale) alle mance.

Io credo che nella delibera si configuri anche un profilo di possibile danno erariale, in quanto le risorse stanziate non sono del Sindaco o del Vicesindaco ma della collettività.

E’ ora di finirla di buttare i soldi degli astigiani in iniziative inutili, demagogiche e di facciata.
Gli astigiani non chiedono la luna ma una buona, corretta, responsabile attività amministrativa!

Angela Quaglia – CambiAMO Asti