Palazzo Mazzetti: la presentazione del libro di Francesco Scalzo

"Il treno del Nord": in un libro la storia di un emigrato in Belgio nel dopoguerra Palazzo Mazzetti ospiterà venerdì 20 maggio la presentazione del libro autobiografico di Francesco Scalzo "Il treno del Nord", memorie di un emigrato in Belgio.

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L’iniziativa, fissata per le 17.30, è proposta da Israt, Cepros, associazione Tempi di fraternità, CSV (Centro servizi volontariato Asti e Alessandria), Uni-Astiss, Palazzo Mazzetti.

Francesco Scalzo, nato a Valguarnera (Enna) nel 1927, per sfuggire dalla fame del dopoguerra emigra nel 1946 in Francia, dove lavora in miniera a Valencienne, esperienza che proseguirà in quella belga di Seraing (Liegi) e nell’industria siderurgica.

Il 1946 è anche l’anno dell’accordo “uomo-carbone” tra l’Italia e il Belgio: l’Italia si impegna a inviare in Belgio mille minatori a settimana, ricevendo in cambio 200 chili di carbone al giorno per ogni minatore emigrato. Il massiccio esodo e lo sfruttamento della manodopera avrà il suo momento più drammatico dieci anni dopo l’accordo, con la tragedia della miniera di Marcinelle.

Quando va in pensione, Scalzo, sopravvissuto a un grave incidente sul lavoro, collabora col gruppo “Mémoires ouvrières” (Memorie operaie) che raccoglie, con finalità storiografiche, testimonianze di lavoratori della regione. È in questo contesto che decide di scrivere la propria biografia, pubblicata in francese col titolo “Le train du nord” nel 1997 e successivamente anche in italiano. A Seraing morirà nel 2015.

La sua storia, diventata la stessa di tanti emigranti italiani, e il quadro storico in cui maturò saranno commentati a Palazzo Mazzetti da Mauro Forno, presidente Israt e docente di storia contemporanea all’Università di Torino, Giada Baldi, dottoranda in storia contemporanea all’università di Torino, Giuseppe Virciglio, psicologo dirigente all’Asl TO1.

Ingresso libero.

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