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Speciale 118 Sindaci: intervista a Christian Vercelli, Sindaco di Belveglio

Per il nostro “Speciale 118 Sindaci” oggi ecco l’intervista a Christian Vercelli, Sindaco di Belveglio, il più giovane tra i Primi Cittadini attualmente in carica nei 118 Comuni della Provincia di Asti.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

La passione per il mio territorio ed il forte legame che ho con esso mi hanno sempre fatto pensare che probabilmente un giorno o l’altro la possibilità sarebbe arrivata. Certo, non avrei mai immaginato di diventarlo così presto. Amo profondamente l’Italia e sono fiero di essere un cittadino italiano, vedendo i problemi quotidiani che affliggono questa Nazione nel mio piccolo voglio dare un contributo a fare in modo che le cose funzionino, partendo dalla “base” ossia l’amministrazione locale, il livello dello Stato più vicino alla gente.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

È stata una proposta che mi è arrivata dalla maggioranza uscente. Ammetto che prima di dare una risposta ho impiegato diversi giorni perché comunque ero ben consapevole dell’impegno a cui andavo incontro nel caso avessi vinto le elezioni, ragionandoci poi mi son convinto che una possibilità così non capita tutti i giorni.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Indirettamente sì. La mia è una famiglia imprenditoriale con un lungo passato all’interno dell’amministrazione locale, a tavola con i miei genitori e mio fratello abbiamo sempre discusso di problematiche inerenti al Comune e spesso anche di politica a livello nazionale. Fortunatamente in consiglio comunale ho con me persone che posseggono grandi capacità, ciascuno nel proprio ambito. Belveglio poi, come in tutte le piccole realtà ha bisogno di amministratori che ci mettano la passione, perché senza di quella purtroppo non si va da nessuna parte.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Al momento della proclamazione ero veramente emozionato. Solo nei giorni seguenti ho realizzato la consapevolezza della grande responsabilità che i cittadini ci avevano affidato.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Senza ombra di dubbio l’emergenza pandemica. Non la augurerei neanche al peggiore dei miei avversari politici. Belveglio è stato il primo tra i comuni del Sud-Astigiano ad avere dei casi positivi e la seconda ondata è stata quella che ha colpito maggiormente i residenti. In quei momenti ho provato veramente la “solitudine del Sindaco”, chiamato a prendere decisioni in un momento critico dove nessuno ha una soluzione da suggerire. Ne siamo usciti anche grazie ad un forte senso di comunità e al lavoro di squadra con le associazioni del territorio (Proloco Belveglio & friends, Croce Verde di Mombercelli, Protezione Civile di Isola d’Asti) e grazie ad altri Sindaci del Monferrato (tra cui Casale Monferrato, Moncalvo, Trino, Grana e tanti altri) siamo riusciti ad organizzare un gruppo di acquisto per ottenere le mascherine per tutti i residenti a marzo 2020, quando purtroppo in giro non se ne trovavano più.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Ai lavori pubblici. In qualsiasi amministrazione è tra i compiti più delicati, ma anche quello su cui i cittadini hanno veramente un riscontro diretto. Purtroppo i tagli alla spesa pubblica negli ultimi anni hanno penalizzato le piccole realtà e sia gli amministratori che i dipendenti sono costretti a fare i “salti mortali” per rispettare tutte le adempienze di tipo burocratico.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Il rifacimento di Piazza Vittorio Veneto, Belveglio aveva bisogno di un luogo che si potesse identificare come “la piazza del paese”, è stato rimosso qualche stallo per posteggiare con l’auto che però andremo a compensare con la realizzazione di un altro parcheggio vicino alla farmacia, i lavori sono già stati appaltati.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Il mio preferito è il contatto diretto, guardando la gente negli occhi e resta il metodo più efficace. Il modo più veloce al giorno d’oggi è attraverso i social e per Belveglio si è dimostrato essere il gruppo WhatsApp “Belveglio INFORMA” dove solo gli amministratori possono scrivere, ma tutti possono farne parte, fino ad ora ho ricevuto solo riscontri positivi.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Queste sono domande alle quali devono rispondere i belvegliesi, io posso dire di mettercela tutta – compatibilmente con gli impegni lavorativi e personali. Devo ammettere che come primo mandato è abbastanza tosto e per il momento penso a finire questo nel migliore dei modi.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Il confronto, sia con gli amministratori con più esperienza e sia quello diretto con i cittadini. Non sempre una buona idea è la migliore in quel momento e non è detto che una proposta formulata male sia da scartare a priori. Spero di essermi spiegato.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Una drastica riduzione della burocrazia e ho detto tutto.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Fortunatamente a livello comunale non abbiamo per il momento grosse criticità, tuttavia la nostra posizione geografica permette spesso il transito a bande criminali e la loro eventuale fuga in seguito a furti o altri tipi di reati. Quest’anno siamo riusciti ad ottenere attraverso il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Asti un co-finanziamento a fondo perduto di €35.000 a cui il Comune aggiungerà altri €15.000 per l’installazione di nuove telecamere che posizioneremo nei punti più critici e in ogni accesso del territorio comunale

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Purtroppo sì, ma sono gli stessi che si presentano anche a livello nazionale. Per esempio la solitudine delle persone anziane oppure gli aiuti che necessitano i cittadini non auto-sufficienti, per affrontarli è necessaria una forte collaborazione con i servizi sociali – per noi il punto di riferimento è il C.I.S.A. Asti Sud di Nizza Monferrato – che dispone di professionisti qualificati in grado di dare un aiuto concreto alla gente.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Ce ne sono due. La Proloco “Belveglio & friends” e l’Associazione “U’n Pias”. Il Comune collabora più attivamente con la prima, poiché la seconda è attiva solo da pochi mesi. Tuttavia l’amministrazione appoggia le buone idee e le buone proposte che arrivino da entrambe. In questi anni – senza considerare il periodo pandemico – con la Proloco abbiamo ridato vita a molte manifestazioni che andavano perdendosi, un po’ per mancanza di ricambio generazionale un po’ perché mancava un leader con la voglia di ricreare un gruppo unito e per questo mi sento di ringraziare il direttivo per il lavoro che svolgono per tutta la comunità.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Combattere lo spopolamento dei centri piccoli come il nostro, negli ultimi 20 anni il Comune ha investito molto per offrire servizi ai residenti e i frutti pian piano sento che stanno per arrivare.

Al di là dell’intervista ci terrei a ringraziare chi quotidianamente mi supporta e soprattutto sopporta in questa avventura: la mia ragazza Sonia. Perché un Sindaco è un umano come gli altri e nei momenti bui abbiamo tutti bisogno di qualcuno che ci sostiene.


Christian Vercelli era già stato protagonista del nostro “Speciale 118 Sindaci” con le “mini” interviste di inizio mandato realizzate nel 2019 e poi interrotte dalla pandemia. Per leggere l’intervista clicca QUI.