Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: intervista a Michael Vitello, Sindaco di Isola d’Asti

Nuovo appuntamento con il nostro “Speciale 118 Sindaci”, per conoscere meglio il territorio attraverso le parole del Primi Cittadini. Oggi la parola va a Michael Vitello, Sindaco di Isola d’Asti.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No. Da bambino volevo fare il calciatore. Però poi, mi ricordo un preciso episodio, avvenuto in adolescenza. Stavo correndo per il paese e guardandomi in giro, ho cominciato a pensare che mi sarebbe piaciuto un giorno occuparmi della cosa pubblica, per non essere solo spettatore ma per dare il mio contributo attivo alla società in cui vivevo. Ho iniziato allora la mia esperienza associativa e di volontariato.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Con una spinta dal “basso”, me l’hanno chiesto in molti cittadini che volevano che alcune cose cambiassero.
Allora ero Presidente dell’AVIS (donatori di sangue) comunale e davo una mano anche alle alte realtà del territorio, in particolare a quelle sportive.
Anche le associazioni del territorio sono una priorità.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Proprio nessuna. Il giorno dopo l’elezione sono andato da mio papà e gli ho chiesto. ”E adesso cosa faccio?”. Poi mi sono subito messo a studiare.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Convincermi che, dopo il buon esito delle elezioni avrei dovuto mettermi a studiare per essere adeguato all’incarico che mi aveva dato la popolazione.
Restare umile cercando di fare quello prefissato lavorando nel modo più corretto e giusto possibile, considerando che dovevo lavorare per tutti i cittadini, trattandoli tutti nello stesso modo anche quelli che prima delle elezioni stavano nel campo avversario.
E credo di esserci riuscito. Oggi nella maggioranza dei casi, noto un ottimo clima in paese.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Il più complesso impegno che avrei dovuto affrontare, lo avevamo già individuato nel programma elettorale ed era eliminare la compostiera comunale e ripristinare la raccolta della frazione organica, attraverso il conferimento negli appositi bidoni.
Impegno che siamo riusciti a portare a termine e servizio che continueremo a migliorare
C’è stato un altro problema per me complesso fin da subito. Non c’era il Segretario Comunale!
Ho avuto la fortuna di trovarne uno, già esperto e disponibile a venire in convenzione fisso una volta la settimana. E’ stato provvidenziale, e non solo per la sua preziosa opera, ma anche perché mi ha insegnato e mi sta insegnando molto.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sicuramente il bilancio, ma anche alla continua ricerca di fondi pubblici per poter realizzare le opere di cui il paese ha bisogno. Ad oggi abbiamo reperito più di DUE MILIONI di euro per opere e investimenti.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

A livello di opere pubbliche, l’atto è stato quello di trovare risorse e così completare la costruzione del palazzo comunale.
A livello di territorio l’essere riuscito a recuperare i gerbidi, tramite un lavoro lungo e certosino di ricerca e persuasione, e di rimettere a cultura il 90% circa dei terreni abbandonati nel nostro paese.
E nel campo del sociale sono particolarmente orgoglioso di avere messo in piedi una “rete” di associazioni di assistenza alle persone che funziona egregiamente e in particolare, opera anche con la “giusta” riservatezza e discrezione, riuscendoci molto bene.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Girare per il paese mi permette di parlare direttamente con le persone, poi rispondo sempre al telefono ed il mio numero di cellulare è disponibile per tutti. Utilizzo anche i media social con quuei cittadini che ne fanno uso.
A volte alcuni cittadini mi chiedono di attivare dirette online su facebook ed io partecipo alle discussioni, anche con questi mezzi.
In ultimo, personalmente non ho problematiche particolari per gli appuntamenti. Chi viene in comune mi trova generalmente presente e disponibile a riceverlo, chiunque esso sia.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Sinceramente penso sempre che avrei potuto fare di più.
Del mio impegno personale posso ritenermi soddisfatto per quello che faccio, ma sono convinto che mi posso sempre migliorare.
Sono molto critico con me stesso, a volte mi viene da pensare di essere il mio peggior oppositore.
Per quanto riguarda il rimettermi a disposizione, vedremo. Ora sono impegnato a portare avanti quanto previsto e il prossimo anno, dopo avere parlato con la squadra e le persone che mi stanno aiutando quotidianamente, valuterò. Non nego che mi piace quello che faccio ma che la vita privata è messa, spesso, a dura prova.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Non promettere mai di realizzare cose (a volte anche logicamente facili e semplici) prima di essere certi che le norme di legge permettano di farlo.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Sicuramente ci vorrebbe la possibilità di incrementare l’organico del comune con più assunzioni.
Poi ci vorrebbero più trasferimenti in entrata corrente, che sono veramente difficili da trovare, ma che non gravino sulle tasche dei concittadini, i quali con le loro tasche contribuiscono già a fronteggiare la spesa corrente utilizzata a pagare la gestione ordinaria, gli stipendi, le bollette ecc.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Nelle zone rurali e nelle frazioni il tema è più percepito. Per fortuna l’arrivo di fondi per questo obiettivo ci permette di incrementare il nostro sistema di telecamere
Poi abbiamo un gruppo di volontari organizzato che controlla il territorio inviando segnalazioni in caso di riscontri sospetti.
E tramite “Alert System” teniamo aggiornati i cittadini circa i nuovi tipi di truffa scoperti sul territorio, avvisandoli del comportamento da tenere nel caso qualcuno li coinvolga.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Escludendo il periodo emergenziale dovuto alla pandemia, abbiamo in paese, molto sviluppata, l’assistenza alle persone anziane.
La parte più difficile è dare l’assistenza a quelle persone che, proprio non vogliono farsi aiutare.
Bisogna farlo lo stesso, anche per coloro che non vogliono, ma restando sempre nella legalità.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?
Se no, come potrebbe svilupparsi una sinergia tra amministrazione e no profit?

Ce ne sono tante per fortuna. Non sto ad elencarle perché potrei dimenticarne qualcuna. E collaborano con il comune e fra di loro, sia in casi di eventi che coinvolgono tutti, sia in casi particolari e sia in casi singoli.
Ma il volontariato è anche essenziale per fornire molti servizi al territorio.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Il mio sogno è quello di creare un grosso complesso sportivo e ricettivo, in cui possano andarci a giocare i bambini, anche accompagnati dalle famiglie.
Nel complesso si dovrebbero tenere diverse attività sportive. Abbiamo già un primo finanziamento ed inizieremo presto i lavori.
Così il sogno diventerà realtà.