Più iscritti e nuovi orari alla primaria di Serravalle d’Asti, in attesa della decisione ufficiale del maestro Monaca

Negli ultimi giorni sta rimbalzando sui social la notizia che il maestro Giampiero Monaca lascia la scuola primaria dei Serravalle d’Asti.

A darne comunicazione è l’insegnante stesso con un lungo messaggio di cui si riporta di seguito un estratto:

“Mi si chiede quale dei miei alunni io accetti di buttare dalla torre. Io scelgo, di buttare me stesso. Ognuno ed ognuna potrà decidere di leggere e spiegarsi a modo proprio, le motivazioni della mia scelta . Io decido di dare la mia versione, rendendo il mio comportamento, contemporaneamente un atto politico e forse l’ultima mia azione educativa per le nostre bimbe e bimbisvegli. Quando la legge diventa ingiusta, disobbedire è un dovere. […]Perché me ne vado rinunciando a stipendio e posto fisso? Per dare un segno, professionale e politico, anche alle nostre bambine e bambini. Perché non intendo prostituire la mia professionalità per un datore di lavoro che dimostra totale sordità ai bisogni espressi da 51 famiglie del plesso e dalla intera comunitá educante di Serravalle d’Asti. Affido il progetto a chi mi ha assicurato di volersene prendere cura e proseguirlo a modo proprio, prendo distacco per non essere di intralcio e lasciare che le inevitabili nuove direzioni non siano fonte di discussione e dunque di difficoltà. Me ne vado per minimizzare i danni per tutti”.

Nell’attesa che la dirigenza scolastica riceva una lettera ufficiale da Monaca (fino alla giornata di ieri giovedì 16 settembre non era ancora stata recapitata nessuna dimissione), viene da chiedersi, oltre le singole persone, cosa ne sarà del plesso serravallese?  [Nelle scorse settimane avevamo dato voce ad un gruppo di genitori preoccupati leggi QUI]

Prima di tutto la scuola Piero Donna di Serravalle continuerà ad esistere, con i suoi 58 bambini iscritti, in aumento rispetto all’anno scolastico precedente, e quindi con la necessità di riorganizzare il piano orario.

“L’orario ufficiale della scuola è di 27 ore settimanali per ogni classe – spiega la dirigente Graziella Ventimiglia – In passato, siccome la classe che seguiva l’approccio Bimbisvegli era stata trasferita dalla Rio Crosio, dove era a tempo pieno, a Serravalle, la precedente dirigenza era andata incontro alle richieste dei genitori concedendo tre rientri pomeridiani, estesi poi alle altre classi, attivati fino allo scorso anno scolastico compreso. Va sottolineato, a questo proposito, che l’anno scorso era presente una pluriclasse (prima-terza – quinta) accanto alle classi seconda e quarta, per un totale di tre gruppi classe. Quest’anno, invece, i gruppi classe sono quattro. A parità di corpo docente, quindi, ho dovuto ridurre il tempo scuola. Ho scelto allora di definire in 29 ore settimanali (3 in meno delle classi terza e quinta) l’orario della prima e della seconda, che avevano ben specificato nella domanda di iscrizione il tempo scuola di 27 ore. E della quarta, nella cui iscrizione era specificato che il tempo scuola era di 30 ore settimanali, ma subordinato alla presenza di organico, servizi e strutture. I fratelli con classi con orario diverso, cioè un pomeriggio in meno, sono solo tre”. 

Questo quanto succederà quest’anno a mero livello numerico. Ma Bimbisvegli, che è un’esperienza basata su una didattica all’aria aperta,  definita al recente Festival dell’innovazione scolastica tra le 25 migliori realtà educative italiane, proseguirà?  Si ricorda che non si tratta di un progetto riconosciuto dal PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) e validato dal Collegio docenti, ma di un approccio legato alle scelte individuali degli insegnanti che possono avvalersi del cosiddetto principio di autonomia didattica.

Sempre secondo quanto evidenziato da Monaca nel suo lungo post di addio: “Le colleghe ed il collega che ci sono quest’anno in équipe sono propensi a fare il loro meglio per prendere il testimone e proporre alle vostre bimbe e bimbi la prosecuzione del progetto secondo le loro sensibilitá. Io utilizzerò i prossimi giorni di mia presenza a scuola per garantire un passaggio di nozioni e di metodo, lunedì, me ne andrò rimanendo a loro disposizione, come da loro richiesto , per proseguire informalmente l’affiancamento progettuale e la formazione sulla metodologia.

Gli insegnanti a Serravalle sono otto tutti nuovi tranne Monaca e due che avevano fatto supplenza rispettivamente l’anno scorso e due anni fa. Monaca da lunedì, come afferma lui stesso, non ci sarà più, ma Ventimiglia evidenzia che prima di nominare un sostituto deve prima concedere aspettativa.

La situazione risulta quindi, ancora una volta, confusa. Ma chi esce dalla porta potrebbe rientrare dalla finestra attraverso una proposta di doposcuola.

“Si sarebbe potuto attivare un doposcuola a fronte di un minimo di 5 iscrizioni. Ma tale numero non si è raggiunto” dichiara Ventimiglia, ma Monaca ha già pronta una proposta che potrebbe prevedere la collaborazione con realtà con cui in passato si è trovato a lavorare, Pro Loco di Serravalle e associazione Agathon: “Andandomene dalla porta, lascerò il seme di Bimbisvegli alle cure delle colleghe che vogliono proseguire e con la scuola volontaria riusciamo a riattivare i pomeriggi per chi lo desidera . Questo risulterà anche un vantaggio per la frazione , che invece di perdere la scuola la vede invece potenziare”.

Questa sarà un’altra storia.