Sciopero dei lavoratori agricoli: delegazione astigiana al presidio Fai, Flai e Uila a Torino

Più di 50 persone da Asti si recheranno venerdì prossimo, 30 aprile, a Torino, in piazza Castello sotto la Prefettura dalle 9 alle 13 per un presidio, organizzato dalle segreterie Regionali di Fai, Flai e Uila Piemonte. Obiettivo: rappresentare il disagio di circa 45.000 lavoratori agricoli, esclusi dal Decreto Sostegni e da ogni tipologia di ristoro.

Il Decreto Sostegni, infatti, riconosce una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile per altre categorie, ma come i precedenti decreti non prevede alcun ristoro per i lavoratori agricoli, malgrado abbiano subito le perdite di cospicue giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid.

A questo, si aggiunge la preoccupazione per il riemergere, attraverso alcune dichiarazioni a mezzo stampa, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura, nonostante il contratto collettivo nazionale garantisca già tutta la flessibilità di cui necessitano le Imprese.

Inoltre, lo stallo dei rinnovi contrattuali provinciali, sta evidenziando l’estrema difficoltà nel proseguire le trattative in tutta Italia, ad oggi in nessuna Provincia del Piemonte è stato rinnovato il CPL.

“Per questi motivi, ritenendo le risposte ancora insufficienti e nonostante la riuscita delle iniziative del 10 aprile, che in Piemonte si sono tenute davanti alla prefettura di Cuneo, le Segreterie Nazionali di Fai, Flai e Uila, hanno indetto uno sciopero nazionale di 8 ore per venerdì, per tutti i lavoratori del comparto agricolo, organizzando in Piemonte per quella data un presidio davanti alla Prefettura di Torino” spiegano i promotori.

In tale occasione interverrà a titolo unitario delle tre sigle sindacali di categoria, il Segretario Generale Nazionale della UILA Stefano Mantegazza. La presente iniziativa, segue quella del 31 marzo 2021, con presidio delle lavoratrici e dei lavoratori davanti al Senato della Repubblica e quella del 10 aprile davanti a tutte le prefetture d’Italia.

“Se non si troveranno risposte positive alle giuste richieste dei lavoratori agricoli nelle prossime settimane, saranno implementate ulteriormente le iniziative di mobilitazione” concludono i rappresentanti sindacali.