Coronavirus, drammatica situazione nella Casa di Riposo di Govone

Peggiora ogni giorno che passa la situazione delle case di riposo in Piemonte.

Mentre la Regione Piemonte comunicava domenica, 5 aprile, che i test sierologici, annunciati una decina di giorni prima, non sarebbero stati eseguiti in seguito al pronunciamento del Ministero della Salute secondo cui non sono utilizzabili per la diagnosi del coronavirus Covid19, si consumava il dramma della Casa di Riposo di Govone.

Cosa sta succedendo alla Casa di Riposo di Govone?

E’ una domanda che si stanno ponendo in tanti, nel paese roerino, dove negli ultimi giorni il suono delle sirene delle ambulanze che attraversano il paese per raggiungere la struttura per anziani e ripartire a sirene spiegate ha riecheggiato con una preoccupante costanza.

In data odierna, il Sindaco, Elio Sorba, ha comunicato che sono arrivati gli esiti di parte dei risultati dei tamponi effettuati presso la Casa di Riposo Pia Casa S. Carlo nella giornata di venerdì 3 aprile, che attesta a 29 i casi accertati nel paese di Govone ma, come sottolinea Sorba, “questo dato è suscettibile di variazioni a seconda del risultato degli ultimi tamponi che non ci è ancora pervenuto.” In questa situazione il sindaco ribadisce di non uscire di casa, se non in casi strettamente necessari, rispettando le norme di sicurezza.

Proviamo a ricostruire i fatti, con le testimonianze dei parenti degli anziani ospiti nella Casa di Riposo.

Il 1 aprile la Casa di Riposo informava i parenti degli ospiti del primo caso di positività, risalente al 31 marzo: si tratta di una donna, ricoverata il giorno precedente e risultata positiva, poi deceduta. La notizia creava preoccupazione all’interno della struttura, che da metà febbraio aveva adottato stringenti misure di precauzione, in particolare riducendo sempre più le visite dei parenti fino a vietarle, a protezione dei propri ospiti. Inoltre, da quando hanno chiuso accesso ai parenti, tutto il personale era sottoposto al controllo della temperatura ogni volta che entrava in struttura.

Sempre il 1 aprile, nella stessa giornata, nella struttura si procedeva alla disinfezione di tutti i locali. Nel mentre, si aveva la conferma di un secondo tampone positivo su un ospite ricoverato in ospedale. Nel tardo pomeriggio tutti gli ospiti sono stati visitati dai medici dell’U.S.C.A. Sempre lo stesso giorno tra gli ospiti c’era già chi manifestava sintomi, con diversi ospiti a letto e due supportati con l’ossigeno. Dopo la verifica dell’U.S.C.A., dalla stessa è partita la segnalazione al SISP, in cui veniva ribadita la necessità di effettuare i tamponi a tutti gli ospiti e tutti i dipendenti.

Con l’aggravarsi della situazione, la direzione riusciva ad ottenere il tampone per tutti, ospiti e personale, test che venivano effettuati nella mattinata di venerdì 3 aprile. In attesa dei risultati, per la giornata di sabato si è verificato un via vai di ambulanze, proseguito domenica mattina, quando altri due anziani sono stati ricoverati ad Alba e sono risultati tutti e due positivi ad un nuovo tampone effettuato presso l’ospedale. E ancora, nuove ambulanze su e giù lunedì. E anche il carro funebre perchè nel frattempo ci sono stati anche alcuni decessi nella struttura, almeno due trapela da fonti vicine alla casa di riposo.

Nel frattempo, la stessa struttura ha avviato una ricerca di personale. La struttura sta cercando, con urgenza, personale addetto all’aiuto degli ospiti, OSS, supporto ai degenti durante i pasti e infermieri. Tutti coloro che fossero interessati devono contattare prontamente la struttura al numero 0173 58148. Gli interessati possono anche scrivere una mail all’indirizzo mail casariposogovone@gmail.com

Non è dato sapere come il coronavirus Covid-19 sia riuscito ad entrare nella struttura, la stessa direzione ipotizza che sia stato contratto da un ospite durante una visita in un ospedale della provincia di Cuneo, ma si tratta di una delle tante ipotesi, per una domanda a cui sarà difficile riuscire ad avere una risposta.