“Viva ‘l Carlevè! Viva ‘l Rabel!”: il carnevale 2019 dell’Uni 3 di Vezza

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“Viva ‘l Carlevè! Viva ‘l Rabel!”: così il Gianduja torinese salutava Messer Carnevale, che volgendo al termine dei suoi giorni – di festa – attendeva venisse acceso il falò che lo avrebbe liquidato e messo a riposo per 365 giorni.

Un buon piatto di agnolotti e un bicchiere di buon vino avrebbe poi consolato coloro che avevano gozzovigliato con lui nei giorni “grassi”.

Anche a Cuneo i “banchetti”, nel Carnevale del 1894, hanno spacciato agnolotti: più di 8700 porzioni e ancora nella notte si attendono numerosi avventori.

Lo street food il take away a base di agnolotti, sul finire del XIX secolo rimarcava, la festa, la fiera, il “Carnovale”.

Come poteva l’UNI3 di Vezza, Università della terza età, trascurare una festa di origine così antica e di matrice contadina, quando il Carnevale era ritenuto un rito propiziatorio dell’abbondanza, celebrato alla fine dell’Inverno, auspicio di un anno fertile e il male scongiurato col rogo che distrugge peccati e malefatte della comunità.

Da anni è un appuntamento fisso per gli iscritti al circolo culturale vezzese, atteso come un momento di gioia, anziché ascoltare un relatore, è quello che gli studenti chiamano il momento di ricreazione: il sorridere, il raccontarsi, senza riflessioni da fare.

Allegria per tutti, cotillon, stelle filanti e mascherine da portare a casa come ricordo della giornata, saranno degna cornice all’immancabile piatto di agnolotti che garantisce la tradizione.

I festeggiamenti saranno giovedì 21 febbraio, alle ore 12.30, al ristorante “Trifola Bianca di Vezza d’Alba”.

Per informazioni o prenotazioni, telefonare in municipio al numero 0173-65.022.

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