Monferrato e Slovenia più vicini con l’Unesco

Una folta delegazione del Comune sloveno di Brda, guidata dal Sindaco Franc Muzic e dalla responsabile dell’Istituto del Turismo Tina Novak Samec, ha effettuato un soggiorno di studio di due giorni in Monferrato con il coordinamento del Consorzio Sistema Monferrato.

Lo study tour ha avuto l’obiettivo di confrontarsi sulle diverse tipologie di sistemi turistici e di collaborazione tra enti pubblici e privati.
Dopo le visite a Casale Monferrato (centro storico, Sinagoga e Museo) e a Cellamonte (Infernot Unesco), si è proseguito con la serata conviviale alla Bottega del Grignolino di Portacomaro. Nella seconda giornata di visite guidate la delegazione ha visitato il Parco La Court di Castelnuovo Calcea con degustazione tecnica di vini Chiarlo a Calamandrana, infine visita guidata alle Cattedrali sotterranee Bosca di Canelli.

Nel corso della due giorni piemontese gli ospiti sloveni hanno avuto modo di approfondire contatti già avviati fin dal 2016 con operatori turistici e culturali del Monferrato. I Comuni del Collio, sia del versante italiano che di quello sloveno stanno lavorando ad una candidatura policentrica e transfrontaliera da presentare nei prossimi mesi alla tentativo list per il riconoscimento a patrimonio dell’Umanita’.

Il Collio è una zona vitivinicola di grande prestigio internazionale e di grande bellezza e la candidatura che gli operatori di quei territorio stanno preparando ha numerosi punti di contatto con quella andata a buon fine dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato. All’incontro di Portacomaro ha preso parte anche il Direttore dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Roberto Cerrato che ha ribadito la disponibilità dell’ente gestore del sito piemontese a sostenere il lavoro di elaborazione ed approfondimento del nuovo dossier italo-sloveno.

Il Sindaco di Brda Franc Muzic ha sottolineato inoltre l’importanza delle manifestazioni culturali in corso di sviluppo sia in Slovenia che in Friuli per ricordare il centenario della prima Guerra mondiale attorno alle quali sta prendendo corpo anche l’idea di una richiesta di riconoscimento UNESCO, come patrimonio immateriale, della memoria della Grande guerra come ispiratrice di nuovi percorsi culturali nel segno della costruzione di un “sentiero di Pace”.

In segno di condivisione dei temi affrontati e delle ipotesi di collaborazione connesse, al termine della serata al Sindaco di Brda Franc Muzic e alla direttrice Tina Novak Samec, Carlo Cerrato, responsabile del progetto, ha consegnato una bottiglia di “Grignolino Laudato” prodotto dalla Vigna del Papa. Durante l’incontro anche una degustazione di Grignolino sotto la supervisione di Dante Garrone in rappresentanza dei produttori associati alla Bottega del Grignolino. I

contatti con gli operatori economici e con gli amministratori sloveni proseguiranno a breve. Prima occasione il Vinitaly di Verona: nella giornata di martedì 17 sono infatti in programma nell’ambito della grande kermesse enologica veronese una master classe sui vini del Collio sloveno per giornalisti specializzati e una presentazione del Grignolino Laudato della Vigna del Papa di Portacomaro in collaborazione con Agriturist-Confagricoltura.

Altro appuntamento già programmato il 10 novembre in Slovenia.