Asti, mercoledì il presidio davanti all’Asl delle famiglie sfrattate dall’ex Mutua

“Condannati a complessivi 40 anni di galera per aver sottratto un edificio all’ingiuria del tempo e all’incuria
degli uomini, la ex Mutua, e ancora condannati al risarcimento di presunti danni morali e materiali (15+3
mila euro) per aver fatto di quell’edificio la dimora di 12 famiglie sfrattate e senza alternativa alloggiativa. La sentenza del giudice e la scelta dei dirigenti dell’Asl di costituirsi parte civile contro i militanti del Coordinamento Asti-Est e le famiglie occupanti, rappresentano, insieme, l’ennesimo atto di guerra contro la povertà (altri se ne agiscono sul territorio nazionale) e l’ennesimo atto di complicità con la possidenza e il potere dominante”.

Con queste parole i militanti del Coordinamento Asti-Est e le famiglie che occupavano lo stabile Asl di via Orfanotrofio si oppongono a quella che per loro è “una conferma dell’ingiustizia e della disuguaglianza che la società impone”.

Per sostenere la loro causa è stato aperto un “fondo di resistenza” cui è possibile fare donazioni (CC iban: IT76S0608510322000000022429). E’ stato inoltre organizzato un presidio per mercoledì 20 dicembre davanti alla
alla sede dell’Azienda Santitaria, dalle 10 alle 14, in via Conte Verde 125.

I militanti, con questa manifestazione, chiedono quale funzione sociale attribuire agli edifici dismessi (exMutua, Maternità, vecchio Ospedale); quale soluzione abitativa per le 7 famiglie domiciliate dal 2010 nella ex Mutua;
quale conto dei danni, comprensivo di quello economico e sociale già inflitto alla città da una dismissione senza
fine.