Al Teatro Alfieri la presentazione del documentario sul Palio di Asti realizzato dal Liceo Artistico

Lunedì 10 giugno alle ore 21.00 al Teatro Alfieri è in programma la presentazione del docufilm “L’Arte del Palio di Asti – Il ragazzo del Liceo Artistico che dipinse la storia” realizzato dall’I.I.S. Vittorio Alfieri – Liceo Artistico B. Alfieri di Asti, da un’idea di Giuseppe Varlotta, con la regia di Federico Cammarata, con la partecipazione straordinaria di Claudia Gerini (voce narrante), soggetto e sceneggiatura di Giulio Celiberti, Federico Cammarata e Calotta Meli.

Un’antica tradizione viene celebrata ogni anno nella piccola ma importante città piemontese: il Palio di Asti.
Il Palio è una corsa di cavalli dove il vincitore riceve come premio un drappo ideato da un artista e creato con molta cura nei minimi dettagli. Ogni corsa è sempre preceduta da sfilate dei vari rioni, dove giovani ragazzi si mettono in gioco proponendo coreografici numeri con le bandiere e rumorose musiche di tamburini, riconducendo alla sonorità medievale.
Il Palio di Asti racchiude in sé una lunga storia, caratterizzata da modifiche, vittorie e pause. Sì, perché il Palio non è sempre stato costante ogni anno, ma presenta numerose pause durate diversi decenni, avvenute principalmente in periodi in cui l’Italia si era calata in momenti molto bui. Ad esempio durante il ventennio fascista, dove il duce aveva proibito tutti pali italiani escluso quello di Siena. A causa di queste pause il Palio di Asti non è mai riuscito ad imporsi nella cultura italiana; tuttavia, chi vive ogni anno i giorni del Palio può testimoniare l’elevata foga, la partecipazione e l’emozione dei cittadini astigiani.

Il Palio moderno non è solo una corsa di cavalli, ma anche sfilate, sbandieratori e tamburini con i loro allenamenti, feste, cene, tradizioni e rituali portafortuna.
I fantini si allenano duramente aspettando per tutto l’anno solo quel giorno, proprio come succede per gli sbandieratori e i tamburini, che passano giornate e serate intere ad allenarsi, occupando anche a volte le varie palestre, tra cui quelle scolastiche. Gli sbandieratori e i tamburini si allenano e si esibiscono da quando sono piccoli, creando così col proprio rione solide amicizie e a volte può anche capitare che nascano degli amori.
Tuttavia, la componente probabilmente più importante tra i vari rioni è sicuramente l’A.S.T.A., un gruppo di sbandieratori e tamburini che portano la cultura del Palio con esibizioni in tutta Italia e nel mondo.

Purtroppo, le nuove generazioni si stanno allontanando pian piano da questa antichissima tradizione, ma dallo scorso anno, grazie ad un evento del tutto eccezionale ed innovativo, ci sono buone probabilità che molti ragazzi si riavvicinino a questa straordinaria manifestazione. Infatti, dopo mille anni di storia del Palio, per la prima volta il drappo per il Palio 2023 è stato creato da uno studente di 17 anni del Liceo Artistico B. Alfieri: Lorenzo Livorsi.
Il drappo è il vero e proprio premio che viene consegnato al fantino vincente ed al suo rione o borgo. E’ un telo di stoffa pregevole arricchito con vari materiali e pitture, a seconda delle scelte dell’artista, ed interamente realizzato a mano.

Documentario Palio di Asti - Liceo Artistico