A Roatto inaugurate le sculture dedicate al rinoceronte preistorico

Molta curiosità e aria di festa, sabato pomeriggio a Roatto, per l’inaugurazione delle due sculture di Giorgia Sanlorenzo che omaggiano Alfonso, il rinoceronte preistorico fossile scoperto nel 1989 a Cascina Melona.

Ma il Comune non si fermerà alle installazioni artistiche e andrà oltre: lo ha annunciato il sindaco Bruno Colombo. “Promuoveremo un itinerario paleontologico – ha spiegato il primo cittadino – per collegare anzitutto Roatto e Dusino San Michele, che hanno in comune la scoperta di rinoceronti preistorici, custoditi al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. L’idea è di toccare anche altri centri della Valtriversa in cui sono stati estratti balene, delfini, mastodonti o che hanno affioramenti di conchiglie ancora oggi visibili. L’identità paleontologica è il filo conduttore dei nostri territori e noi vogliamo valorizzarla”. Tra il pubblico, i sindaci Valter Malino (Dusino), e Claudio Stroppiana (Cortandone, dove è stata ritrovata l’antenata della balena grigia), molto interessati ad accogliere in futuro camminatori, ciclisti e visitatori.

Intanto Roatto si gode l’interesse suscitato dalle sculture: Alfonso1, visibile nel campo di grano di Cascina Melona (strada provinciale Villafranca-Gallareto) e Alfonso2, ammirato al Belvedere di piazza Piemonte. Un’idea apprezzata e un successo riconosciuto anche dal presidente della Provincia, Maurizio Rasero, e da Michael Vitello, vicepresidente del Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato (sostiene il progetto “Alfonso, un rinoceronte a Roatto”), intervenuti all’inaugurazione.

Evidente la soddisfazione degli amministratori roattesi anche per le presenze particolarmente significative, alla cerimonia, del professor Alberto Mottura, docente di Archeologia Preistorica che per primo notò i resti fossilizzati a Cascina Melona, dell’antropologo Francesco Scalfari, che partecipò al recupero delle ossa del rinoceronte, di Secondo Capitolo, 96 anni, tra i testimoni roattesi che seguirono l’evento, raccontato da Laura Nosenzo nel libro “Fossili e Territori”.

Non poteva mancare, per un’occasione così speciale, la sorpresa voluta dal Comune: le bottiglie celebrative di vino dell’azienda locale “La Montagnetta”, appositamente etichettata con l’immagine di Alfonso, con cui si è brindato. Utili i cartelloni in italiano e inglese, sistemati accanto alle sculture, che faranno conoscere la storia di Alfonso, così chiamato dai bambini.

E intanto, in attesa di camminare sul futuro sentiero della paleontologia, per chi vuole scoprire un pezzo di territorio fatto di sculture e murales dedicate al Mare Padano è attivo il sito web www.arteincollina.it ideato da Laura Nosenzo e Alberto Pelissetti.


Nella foto: lo scopritore del rinoceronte fossile Alberto Mottura (a destra) con Francesco Scalfari.