Vescovo e giornalisti si interrogano sulla comunicazione e l’ascolto in occasione di San Francesco da Sales foto

Consueto incontro tra il Vescovo di Asti, Marco Prastaro e i giornalisti in occasione di San Francesco da Sales, patrono dei giornalisti. Quest’anno le normative anti Covid hanno imposto un modalità ibrida, metà in presenza e metà in collegamento online.

Il tema che ci tiene insieme è quello di “ascoltare con l’orecchio del cuorecome ha affermato il Papa in occasione della giornata delle comunicazioni sociali” ha affermato il vescovo nel suo intervento.

Abbiamo voluto portare ad esempio due esempi di ascolto uno a livello globale e uno a livello locale: il primo è quello del sinodo dei Vescovi, che ha preso il via nel mese di ottobre, mentre il secondo tratterà il dibattito che la Chiesa astigiana sta svolgendo sui fondi del PNRR”.

L’operazione dell’ascolto è cattolica, davvero universale. Socrate parlava ai suoi discepoli, Cristo parlava ai suoi discepoli – questo l”intervento della professoressa Maria Rosa Poggio – questo l’abbiamo capito nel modo scolastico in questi mesi di Dad, dove i ragazzi chiedono a gran voce a noi professori di ascoltare. Nel Sinodo per la prima volta si fanno domande attinenti alla vita di tutti i giorni: la Chiesa si ascolta e sa ascoltare davvero i problemi della gente?”.

La Chiesa astigiana ha compilato dieci schede per riflettere su come verranno spesi i fondi del PNRR nell’astigiano, a partire dalla digitalizzazione, alla mobilità sostenibile, la ricerca, la sanità, le politiche giovanili, l’immigrazione irregolare, il lavoro e la comunicazione – così Don Dino Barberis, referente per la comunicazione sociale della diocesi – questa consultazione ci ha sollevato diversi interrogativi: siamo davveri pronti all’ascolto, a livello istituzionale e politico. E poi, siamo preparati ad ascoltare? Abbiamo le basi per capire e analizzare le questioni che ci vengono proposte? Esiste un’ecologia della comunicazione, ovvero un sistema di comunicazione dove si può essere chiari ma nello stesso tempo critici?”

Queste domande sono state rilanciate e approfondite in un breve dibattito tra i giornalisti presenti.