Moncalvo, Musumeci: “Pietre d’inciampo esempio di opera che unisce al di là delle divergenze politiche”

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“Un bell’esempio di sinergia tra Amministrazione comunale e minoranza, proprio nello spirito delle pietre d’inciampo che sono un progetto inclusivo e non certo divisivo”. Commenta così Diego Musumeci, consigliere comunale di minoranza di Moncalvo, l’iniziativa della giunta aleramica che consiste nell’incorporare nel selciato stradale dei blocchi in pietra con una targa in ottone con i dati delle vittime di deportazione nei campi di sterminio nazisti.

“Sono veramente soddisfatto che l’Amministrazione Comunale moncalvese abbia fatto proprio e portato a compimento la prima istallazione di “Pietre d’Inciampo”, in tutta la Provincia di Asti. Un evento, non di poco conto, che merita visibilità. 

Tengo molto a questa iniziativa. Il mio lavoro di insegnante di storia mi rende particolarmente sensibile a determinate tematiche. Per questo motivo, voglio raccontare a tutti la genesi di questo progetto, come è nato e perché è nato.

Era la fine di agosto del 2019, quando il sottoscritto propose alla famiglia Norzi, che in Moncalvo porta avanti la tradizione e la cultura ebraica, di realizzare questa meritoria iniziativa. Accolta con grande entusiamo da Roselma, Guido e Debora, ci siamo subito messi in azione per passare dalle parole ai fatti. Il 4 settembre 2019 è stata presentata la domanda che aveva come proponente la famiglia Norzi e come ordinante il sottoscritto.

Abbiamo scelto i nomi delle vittime a cui dedicare le prime quattro Pietre d’Inciampo. Ne restano, purtroppo, ancora altri a cui contiamo di dare il giusto riconoscimento negli anni a venire. Magari ampliando la memoria non solo ai deportati nei lager nazisti ma anche a tutte le vittime del regime, gli oppositori politici, i partecipanti alla resistenza civile e alle lotte nei luoghi di lavoro.

Abbiamo coinvolto la Comunità Ebraica di Casale Monferrato, molto attiva e propositiva, che ha gestito tutta la pratica con solerzia e rapidità. Le “Pietre d’Inciampo” sono un monumento di memoria diffusa dell’artista tedesco Gunter Demnig e per entrare nel circuito ufficiale sono necessari requisiti ben precisi. Uno degli aspetti più belli di tale iniziativa sta proprio nel fatto che l’installazione di una Pietra d’Inciampo può partire da chiunque desideri ricordare una vittima. Non sono, quindi, le istituzioni a scegliere chi commemorare ma i singoli committenti, mediante una richiesta diretta di cui si fanno portatori.

Nel caso moncalvese, facendo io parte del Consiglio Comunale, pur tra i banchi della minoranza, ho sentito il dovere di coinvolgere tutta l’Amministrazione che, di buon cuore, ha subito condiviso la mia proposta. Il Sindaco ha preso in mano il progetto e lo ha seguito in mia vece. Di questo gli sono veramente grato. Come più volte ho avuto modo di sottolineare, sono le buone opere a suscitare il mio interesse e non chi le realizza indipendentemente dalla sua provenienza politica o ideologica”.

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