Successo del primo corso canellese “Nati per leggere” organizzato dalla Biblioteca Monticone

Si è concluso lo scorso 2 dicembre, ala Biblioteca Civica G. Monticone il corso base “Nati per leggere” rivolto a genitori e insegnanti di scuola dell’Infanzia e Primaria, organizzato dal consiglio di Biblioteca in collaborazione con la Biblioteca Astense.

Le lettrici-volontarie di Canelli, che da 5 anni seguono questi corsi ad Asti, hanno fortemente voluto portare questa possibilità nella Biblioteca Monticone, in modo da renderla fruibile anche agli insegnanti e genitori interessati, di questa zona. Una scommessa che ha portato buoni frutti, perché ben 51 persone hanno aderito e partecipato con grande attenzione e soddisfazione, ricevendo numerosi stimoli, sempre presentati in modo accattivante.

Il primo incontro dal titolo: “Benefici, motivazioni e strumenti della lettura ad alta voce nella prima infanzia: indicazioni e applicazioni pratiche” è stato condotto da Luisa Corino, storica figura, insieme a Mauro Crosetti, del progetto “Nati per Leggere” astigiano. Il secondo incontro ha visto come gradita ospite la romagnola Elisa Mazzoli, narratrice e scrittrice per diverse case editrici del settore Prima Infanzia, che ha presentato molte delle sue opere editoriali rivolte ai bambini e agli operatori del settore. Nell’ultimo incontro sono state le volontarie Mariangela Santi e Paola Malerba a presentare la loro esperienza, attraverso la lettura diretta di molti albi illustrati.
Sono state rivolte alcune domande a Luisa Corino.

Perché nel 2019 è ancora necessario investire nella promozione della lettura, con la famiglia, fin dalla primissima infanzia?

“Perché le statistiche ci dicono che in Italia si leggono ancora troppo pochi libri, e questo porta grosse difficoltà di comprensione dei testi scritti, che risulta nell’80% dei casi tra le cause di abbandono scolastico – commentano le volontarie della biblioteca – Il racconto e la lettura oltre ad ampliare le competenze linguistiche, stimolano la curiosità, promuovono conoscenza autonoma e successo scolastico. La lettura e il racconto hanno ricadute positive anche per i genitori che mettono in campo le loro abilità relazionali, vivono con i figli momenti intimi e coinvolgenti, creando l’abitudine alla lettura”.

La primissima infanzia è il momento più significativo per creare l’abitudine a questa buona pratica. Fortunatamente dai dati emersi al Convegno tenutosi a Roma per i 20 anni di NPL, emerge un aumento significativo della percentuale di famiglie che leggono almeno 4 volte a settimana, ma anche l’urgenza di intervenire nei primi mille giorni di vita del bambino (viste le evidenze scientifiche di questi interventi). Resta ancora un grosso margine di intervento per sensibilizzare i genitori difficilmente raggiungibili con le letture o gli incontri in biblioteca o con altri servizi socio-educativi. Una grossa sfida per insegnanti, educatori, pediatri e biblioteche.

“Ad oggi sul territorio astigiano ci sono 23 Comuni, tra cui Canelli, che aderiscono al progetto NPL, principalmente su iniziativa delle biblioteche che hanno visto in questo programma, inserito nel piano locale di prevenzione sanitaria, anche un modo per rilanciare, in alcuni casi, le loro vetuste sedi, rendendole gradevoli e accoglienti per le famiglie. L’augurio è che sempre più famiglie possano far propria la buona pratica quotidiana della lettura perchè un bambino che oggi ascolta sarà un adulto che pensa”.