Presentata ad Asti l’indagine di Federconsumatori sul comportamento del consumatore in materia di acquisti e spreco

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Ieri, venerdì 1° Marzo, ad Asti, presso la sala “Giunta” della Camera di Commercio di Alessandria-Asti, si è tenuta conferenza Stampa di presentazione dell’indagine di Federconsumatori in corso di svolgimento riguardante il comportamento del consumatore in materia di acquisti e spreco delle città di Alessandria e Asti.

Una maggiore consapevolezza del consumatore nell’approccio agli acquisti alimentari, a quelli di beni durevoli e di largo consumo. Poi la massima attenzione per evitare sprechi, in particolare dei prodotti alimentari. E infine una comparazione della rete distributiva e dei potenziali consumatori nei capoluoghi di Alessandria e Asti. Le modalità e i luoghi del consumo sono al centro dell’indagine promossa da Federconsumatori per analizzare il rapporto tra acquisto e spreco, l’indebitamento per i beni durevoli, qualità del prodotto e il ricambio / rifiuto per l’abbigliamento.

Conoscere i comportamenti del consumatore nei due capoluoghi vuole dire mettere a confronto due realtà che sia sul piano economico locale, sia su quello del reddito medio pro – capite evidenziano alcune sfumature e differenze che meritano attenzione e interesse per il sistema economico locale ma, soprattutto, consentono di scattare una fotografia su cui sviluppare iniziative future sui grandi temi propri del consumo e dello spreco.

Ogni anno in Italia vengono sprecati 8,65 milioni di tonnellate di cibo (peggio fanno solo Germania con 10,9 e Francia  con 9) pari a 146 chili a persona, 15 in più rispetto alla media europea,  il 73 per cento dello spreco  si verifica in casa.

La perdita economica dovuta allo spreco alimentare tocca i 22,8 miliardi di euro: 17,92 miliardi per i consumi domestici, 2,40 miliardi derivanti dalla fase agricola, 960 milioni dall’industria alimentare, 970 milioni per la distribuzione alimentare e 550 milioni per i servizi di ristorazione. Per l’Italia il valore dello spreco alimentare si traduce in una perdita pari a 385 euro per ciascun cittadino.

Un altro aspetto della ricerca riguarda l’approfondimento dell’analisi del tessuto sociale ed economico dei due territori che passerà attraverso una conoscenza e una valorizzazione delle differenze dell’alessandrino e dell’astigiano rispetto alla rete distributiva e delle abitudini del consumatore locale. Un fronte che mette in evidenza dei dati comuni, come il calo del numero dei negozi al dettaglio, ma anche delle differenze come la contrazione globale degli esercizi nel centro storico come nelle aree semiperiferiche di Alessandria l’andamento più positivo, invece, di alcuni dati di Asti.

A completare l’indagine (è stato diffuso un primo questionario online, a partire da lunedì 4 marzo  un secondo questionario è raggiungibile all’indirizzo  https://forms.gle/bD7koJZxav7eXCm59 per i consumatori di Alessandria  https://forms.gle/NKvs1kqxZy89h9uA6 per i consumatori di Asti.

L’analisi complessiva riguarderà anche il comportamento dei consumatori, in particolare quello compulsivo, che determina risvolti anche sul piano psicologico.
Federconsumatori Piemonte è impegnata a favorire il migliore orientamento del consumatore che deve essere sempre più attento, responsabile  e consapevole delle scelte di acquisto.

La presentazione dei risultati della ricerca e delle relative analisi economiche dei due capoluoghi saranno oggetto dell’incontro già programmato presso le rispettive sedi della Camera di Commercio Alessandria-Asti  Mercoledì 10 aprile presso la sede  di Asti e Giovedì 11 aprile presso la sede di Alessandria. Agli incontri parteciperanno, Enrico Sozzetti giornalista professionista, Eleonora Chiasis ricercatrice dell’Università di Torino, Sergio Veroli presidente Consumer’s Forum, Flavia Cavalero Psicologa.

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