Covid e volontariato: a Villafranca d’Asti due targhe per ricordare  

Oggi, 18 marzo, si celebra la Giornata nazionale per le vittime del Covid

Oggi, lunedì 18 marzo, si celebra la Giornata nazionale per le vittime del Covid istituita nel 2021.
Con due giorni di anticipo, sabato scorso l’Amministrazione Comunale di Villafranca ha scoperto una stele al cimitero invitando alla cerimonia i famigliari delle persone scomparse.

E’ stata una commemorazione molto sentita. “Anche la nostra comunità ha subito perdite – ha sottolineato il sindaco Anna Macchia ricordando gli effetti pesanti della pandemia: “Siamo stati costretti a combattere, senza esserne preparati, contro un nemico subdolo e invisibile, a cambiare le nostre abitudini, a stare lontani dai nostri cari”.

Il primo cittadino ha voluto ringraziare “i medici di famiglia, gli operatori sanitari, tutti i volontari e le loro associazioni, le forze dell’ordine, i dipendenti comunali e i singoli cittadini che hanno contribuito a superare questo evento drammatico”.

Lo scoprimento della stele è stata preceduta dalla toccante poesia di Ernesto Olivero “Tu ci sei, accanto a chi muore solo” scelta e letta dall’assessore alla Cultura Delfina Noto. Sulla lastra di marmo il Comune ha scritto: “In memoria dei cittadini e delle cittadine villafranchesi morti per il Covid-19, del coraggio delle loro famiglie, della cura degli operatori sanitari, del lavoro dei tanti per affrontare insieme la pandemia”.

Tra i volontari che durante i ripetuti lockdown si adoperarono senza riserve per non lasciare sola la popolazione c’era Pasquale Campanile, primo coordinatore della Protezione Civile, scomparso nel 2023, alla cui memoria, dopo lo scoprimento della stele al cimitero, è stata dedicata la targa sulla facciata principale della nuova sede della Protezione Civile.

Una mancanza, quella dell’attivo volontario, palpabile ancora sabato scorso tra i suoi colleghi in divisa che hanno voluto ricordarlo ad alta voce: “Ho lavorato con lui per dieci anni, in quel tempo c’è stato chi si è perso e chi è rimasto, Pasquale c’è sempre stato per tutti” (Annalisa Zacchetti). “Ho perso un amico, spesso gli raccomandavo ‘Fai troppo, riguardati’, ma lui non si fermava: era così da quando avevamo iniziato insieme a dare una mano, era il 1994, l’anno dell’alluvione” (Sergio Sesia).
“Ancora durante le ultime piogge – ha raccontato il sindaco Anna Macchia – guardavo dalla finestra e pensavo: ‘Adesso arriva la sua telefonata’. Anche in quei casi Pasquale era sempre il primo a chiamare e a rassicurare che era tutto sotto controllo”.

Particolarmente toccante il momento in cui le figlie del coordinatore, Simona e Luisa, hanno consegnato nelle mani del primo cittadino il registro dei turni che compilava a mano il padre: “Lo ha tenuto per tanto tempo, è giusto che adesso lo custodisca il Comune”.

Tra i partecipanti anche la vedova Carla Sesia e Mauro Pittarelli, nuovo coordinatore della Protezione Civile che ha preso il posto di Campanile. A conclusione delle due cerimonie, il parroco don Antonio Delmastro ha benedetto le targhe.

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Il sindaco con vedova, figlie di Pasquale Campanile e coordinatore della Protezione Civile

Nella foto di apertura: la cerimonia al cimitero.