“Con le donne per le donne, parole e fatti”: a Nizza Monferrato due incontri e raccolta fondi per Cascina Graziella

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Doppio incontro nel fine settimana al Foro Boario di Nizza Monferrato del progetto “Con le donne per le donne, parole e fatti” sul tema Questione di civiltà “Incultura e normalità: un mondo migliore è possibile”. Il primo è in programma sabato 16 marzo 2024 dalle ore 15,30 alle ore 18,00 sulle Famiglie, il secondo Domenica 17 marzo 2024 dalle ore 15,30 alle ore 18,00 sulla Società (per il programma dettagliato vedi le locandine sotto, per scaricarle clicca QUI e QUI).

Il progetto nasce dall’esigenza dell’Associazione Rinascita di far conoscere il progetto “Rinascita Donne” che è finalizzato alla ristrutturazione del bene confiscato denominato “Cascina Graziella” ed al suo utilizzo sociale in favore di donne in difficoltà e vittime di violenza per il loro reinserimento sociale, progetto fortemente sostenuto da Libera.
La raccolta di fondi è uno degli strumenti a cui l’Associazione ricorre a supporto di un progetto molto oneroso che comporta la ristrutturazione di uno stabile rustico di circa 400 metri quadri (oggi in parte già ristrutturato ed attivo) e prende forma grazie alla donazione di quadri realizzati dai pittori dell’Associazione artisti astigiani “Artemisia” che da alcuni anni segue con attenzione il progetto.

“Ritenendo che il valore altamente sociale del recupero dei beni confiscati, debba però essere condiviso anche dal punto di vista culturale, e che occorra far capire che utilizzare i beni confiscati alle mafie, togliere alle organizzazioni criminali il patrimonio frutto di attività illecite per condividerlo come ben comune sia un segnale forte nella lotta alle mafie, abbiamo deciso di affiancare all’iniziativa benefica due incontri pubblici che si terranno con orario pomeridiano nei due giorni dell’evento” si legge nella nota stampa di presentazione dell’evento.

“Riguardo al primo incontro intitolato “Le famiglie”, la vicinanza alla ricorrenza dell’8 marzo, giornata internazionale della donna ed i recenti fatti di cronaca ci hanno indotti a voler ragionare sulle origini famigliari e sociali della violenza e della discriminazione di genere: come la violenza fisica e soprattutto verbale e comportamentale, a volte inconscia, passi attraverso l’educazione e i vissuti famigliari, quali sono i traumi che i figli subiscono e quali le conseguenze sul loro agire quotidiano quando saranno adulti nella società. L’educazione alla non violenza dei giovani può creare una società migliore, scevra da disuguaglianze.
Con il secondo incontro intitolato “La società” sul tema dei beni confiscati, abbiamo voluto sottolineare come, il loro riutilizzo in aiuto e protezione delle donne vittime di violenza, possa essere un possibile strumento di riscatto. Una risorsa in più rispetto a quelle già esistenti nel territorio” prosegue la nota.

“I referenti di Libera ci parleranno del “Progetto Liberi di scegliere”, sostenuto da Libera, che prevede la tutela delle donne e dei loro figli che vogliono allontanarsi dalla “famiglia mafiosa”, come legame con il tema della prima giornata: nella famiglia mafiosa la cura dei figli e di conseguenza la loro educazione è ancora affidata alle donne, se le donne avranno gli strumenti per allontanarsi dall’ambiente di origine, i loro figli avranno un’occasione per crescere nella società civile e di interrompere l’agito criminale dei loro padri e dei loro predecessori.
L’incontro sarà occasione per conoscere la realtà dei Comuni di Moncalvo e di Dusino San Michele, ove si trovano beni confiscati alla mafia e di conoscere il progetto ‘Rinascita Donne'” conclude il comunicato stampa.

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