Asti, allo Spazio EO Silvia Calderoni ospite del primo appuntamento dei “Dialoghi in levare” di Viola Lo Moro

Tornano ad Asti i Dialoghi firmati Viola Lo Moro (nella foto), quest’anno ribattezzati “Dialoghi in levare”, all’interno della stagione Music Non Stop di Spazio Kor, con direzione artistica di Chiara Bersani e Giulia Traversi.

La location scelta per quest’anno è lo spazio EO Arte, in via XX settembre 112, Asti.

Spiega Lo Moro: “Levare: molteplici significati in una sola parola. Alzarsi, elevarsi, sottrarsi, allontanarsi… In ambito musicale, è una questione del ritmo, dell’accento musicale, “battere” e “levare”. Come un respiro, come un cuore vivo, non può esserci l’uno senza l’altro. Quest’anno, accanto a una stagione di Kor legata alla musica, i tre dialoghi saranno il contrappunto, l’espirazione dopo il battito, agli spettacoli in scena. Levare dunque nel senso del ritmo, della musica. Ma la parola levare la ritroveremo anche nel suo significato quando scopriremo artiste che si sono scansate dalla loro posizione consolidata per osare una scrittura nuova, fuori dal loro ambito. Anche quest’anno i temi guida, oltre a quelli fondanti della scrittura e letteratura, saranno legati all’accessibilità, all’esplorazione di mondi dell’arte vicini tra loro, che respirano insieme e insieme fanno mondo.”

Primo appuntamento sabato 3 febbraio alle 18 da EO Arte con Silvia Calderoni, attrice e performer di fama internazionale, con il suo primo romanzo “Denti di latte” (Fandango libri). Il tempo dell’infanzia, quello dei denti di latte e dello stupore per la scoperta di ciò che ci circonda, non passa, nel romanzo di esordio di Silvia Calderoni, si dilata, invece, come in un incantesimo, e tratteggia i pannelli di un’infanzia non conforme a Lugo, un piccolo paese della provincia italiana. Vedere, udire. Il campo sensoriale si apre. Agli occhi della protagonista la realtà si offre come spaventoso oggetto di indagine, nulla è in fondo come sembra, tutto va studiato, analizzato, sezionato, tutto è perimetro di proiezioni di sé, proiezioni che – nell’impossibilità di comunicare con i propri simili – offrono la possibilità di trovare quell’interlocutore che nella realtà manca.

Silvia bambina abita e oscilla tra due regni, il primo, quello della veglia, il secondo, quello del sonno e del sogno, e in entrambi crea minuziosamente un mondo al quale aggrapparsi, dove fantasia e ricordi si intersecano e le permettono di salvarsi dal caos della natura o, semplicemente, dalla banalità del quotidiano. In questa cornice, dove anche l’oggetto più insignificante sembra custodire un segreto e sprigionare luce, i contorni delle figure dei genitori sono sfumati, e così le amicizie, non contano le cose ordinarie ma quelle che la protagonista colleziona e usa per costruire il proprio universo, al tempo stesso originale e qualunque. Ogni scenario diventa luogo di apparizioni stranianti, di giochi, nessuno spazio è neutro e, come l’infanzia di tutti noi, si apre al terrore e alla felicità estrema. Con una scrittura scarnificata e poetica Silvia Calderoni racconta un’infanzia non edulcorata, un’infanzia che è già una vita adulta. Un libro indefinibile, inedito, umanissimo. Silvia Calderoni è attrice, autrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la coreografa Monica Francia e con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, ICS – racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, Tutto brucia ospitati in numerosi festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournée nei principali teatri e festival internazionali con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò.

Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012). Con Ilenia Caleo, dal 2015 porta avanti un atelier di ricerca aperto e orbitante che si snoda tra fasi laboratoriali, residenze artistiche e formati spettacolari. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS, progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus. Nel 2023 hanno debuttato con lo spettacolo The present is not enough ad Amburgo.

In occasione dell’incontro con Silvia Calderoni, il collettivo di EO Arte propone il doppio appuntamento della rassegna estemporanea “Ora”. Il programma prevede sabato 3 febbraio alle ore 16 la performance “Posé”, con Giuseppe Falcone e Valentina Scripliuc, che costringe il corpo nella cornice della posa per indagare la vitalità del corpo stesso. Domenica 4 febbraio ore 16 e 18 doppia replica di L’intrisi di Matteo Michele Bisaccia, un lavoro dell’artista che parla di come la sua persona sia compromessa dei valori sbagliati del mondo.

Ingresso libero. Attività accessibili per persone in carrozzina e pubblico cieco/ipovedente. Maggiori dettagli su www.spaziokor.it

Prossimi appuntamenti con i Dialoghi in levare venerdì 1 marzo con Giulia Cavaliere, scrittrice e giornalista musicale, che parlerà di cosa vuole dire raccontare la musica (e i suoi/le sue autrici) attraverso podcast, libri e articoli, e sabato 6 aprile si parlerà di “Come d’Aria” – libro vincitore del Premio Strega 2023 di Ada D’Adamo, in collaborazione con il Premio. È confermata anche la collaborazione con la libreria Alberi d’Acqua, presente a tutti gli incontri.

Foto credits: Carlotta Valente