Ad Antignano si rinnova la tradizione della commemorazione dei defunti con rosario e castagne

Nella serata del 2 Novembre, presso l’Associazione Insieme, si è riunita una quarantina di persone per commemorare i defunti secondo una modalità consolidata: recita del rosario e condivisione di caldarroste e dolci innaffiati da robusto vino locale.

L’associazione promuove occasioni di incontro, di amicizia, di conversazione serena e di piacevole incontro dei membri della comunità antignanese. E’ di aiuto il ritrovarsi seduti intorno a un tavolo a pregare, poi a sbucciare profumate castagne , a sorseggiare un bicchiere di vino nel ricordo di chi non c’è più.

Nelle case di campagna di un tempo la tradizione voleva che la sera della ricorrenza dei defunti ci si riunisse, ciascuno con la propria famiglia, per la recita del rosario in suffragio delle anime dei morti. Di solito era il membro più anziano a guidare le preghiere e tutti, grandi e piccoli, partecipavano alla mesta cerimonia. In mancanza di un vero e proprio inginocchiatoio chi sgranava il rosario avvicinava una sedia, la inclinava dalla parte della seduta e vi poggiava un ginocchio in segno di rispetto.

Giusto il tempo delle 50 Ave Marie e poi il clima cambiava. Profumate e bollenti caldarroste scaldavano i cuori e ravvivavano l’ambiente. Sincero vino della propria cantina ammorbidiva la pasta densa delle castagne cotte. Le famiglie patriarcali bastavano a riempire le cucine di adulti e bambini. Tre o quattro generazioni convivevano a stretto contatto tra loro. Ora non è più così. Le famiglie mononucleari, le case piccole e un allentamento della forza delle tradizioni minano il fascino dei riti collettivi.

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