Alfiano Natta, ‘Il dottor Marello medico condotto’ in un libro curato dal figlio Alberto

Alberto Marello è farmacista ad Alfiano Natta dal 1991 e qui ha stabilito la sua residenza. Le radici sue e della famiglia, però, sono fortemente astigiane. Così l’astigiano ed i ricordi familiari, in particolare quelli della figura del padre Gualtiero, sono lo sfondo dei libri, otto, che ha pubblicato in questi anni.

L’ultimo, in particolare, “Il dottor Marello medico condotto”, Team Service Editore, di recentissima pubblicazione, è incentrato sulla figura di Gualtiero Marello, nato A Cremolino nel 1906, laureato in medicina a Genova nel 1931, poi titolare di condotta nelle zona Sud di Asti e nelle frazioni di Montemarzo, San Marzanotto e Mongardino, servizio effettuato per 35 anni.

“Lo scopo, oltre a ricordare mio padre e quanto ha fatto per gli altri durante la sua vita (era conosciuto come ‘il medico dei poveri’ perché prestava la propria opera all’orfanatrofio ‘Michelerio’, alla casa di riposo Maina adesso Citta di Asti, all’opera pia Tellini) – dice Alberto Marello – è anche quello, da oltre 20 anni, di non far cadere nel dimenticatoio la figura del medico condotto, sostituita nel 1974 prima dal medico di famiglia, oggi dal medico di base”.

Il medico condotto, in onore del quale c’è un monumento eretto anni orsono a Crea, era una figura che era stipendiata dal Comune, svolgeva anche compiti di igiene pubblica e, soprattutto, non aveva orari. “Era una vita che oggi, con i nostri ritmi, sarebbe insopportabile – continua Marello – non passava settimana che non si alzasse di notte, due o tre volte, per uscire con qualunque tempo e fare delle visite. Un Natale, eravamo tutti a tavola riuniti, è arrivata sula telefonata e mio padre si è alzato e ha lasciato il suo piatto preferito, gli agnolotti al vino, ed è andato dal paziente”. E così per tutti i giorni, divisi tra ambulatorio, visite ed urgenza, sovente sino a sera tarda. “Le ferie le usava esclusivamente per accompagnare a Lourdes i malati e ogni anno portava uno di noi sette figli”.

Gualtiero Marello non limitava qui il suo impegno essendo anche medico personale di monsignor Giacomo Cannonero, vescovo di Asti e medico aziendale di Way Assauto, Vetreria Stipel, Ferrovie dello Stato. Inoltre è stato presidente dell’Ordine dei Medici di Asti dal 1946 al 1951, dell’Associazione dei Medici Condotti, della giunta diocesana di Azione Cattolica con quarant’anni di militanza. Il libro, assolutamente scorrevole e di piacevole lettura, è reperibile su tutte le principali piattaforme, nelle librerie di Asti o presso la farmacia di Alfiano Natta.

Massimo Iaretti