La minoranza chiede la creazione di un bilancio ambientale per il consumo del suolo: “100mila euro il costo di ogni ettaro impermeabilizzato”

La minoranza in Consiglio Comunale ripropone due ordini del giorno in risposta all’appello del Forum Nazionale Salviamo il paesaggio a sostegno del DDL 164 sull’arresto del consumo di suolo e per un bilancio ambientale del consumo di suolo.

“Nell’OdG viene indicata la creazione di un apposito bilancio ambientale, sociale e di sostenibilità che Asti non possiede, uno strumento di buon senso da introdurre in un’amministrazione – spiegano i consiglieri Mario Malandrone (Ambiente Asti), Gianfranco Miroglio (Verdi-Europa verde), Vittoria Briccarello e Mauro Bosia (Uniti si può), Massimo Cerruti (Movimento 5 stelle) e Paolo Crivelli (Prendiamoci Cura di Asti)la Campagna a cui invitiamo ad aderire chiede ai Comuni un corretto calcolo in bilancio dei costi dovuti al Consumo di suolo: ISPRA stima un costo annuale medio per la perdita dei servizi ecosistemici compreso tra 66.000 e 81.000€ a ettaro, per il flusso di servizio che il suolo non sarà più in grado di assicurare etra 23.000 e 28.000€ a ettaro, per lo stock di risorsa perduta. Complessivamente, quindi, tra 89.000 e 109.000€ l’anno per ciascun ettaro di terreno libero che viene impermeabilizzato”.

L’ordine del giorno, quindi vorrebbe introdurre il costo del consumo di suolo: “La mozione è volta a deliberare l’arresto totale e immediato del consumo di suolo libero nel Comune, inserendo in bilancio il costo finanziario causato dal consumo di suolo: 100.000,00 euro per ciascun ettaro di suolo impermeabilizzato, ovvero una media di 10 euro per ogni metro quadrato, da inserire come costo fisso annuale nei bilanci comunali, a partire dall’annualità in cui il nuovo consumo di suolo sia stato accertato”.

“Ricordiamo che i principali servizi ecosistemici che il suolo naturale garantisce riguardano molteplici aspetti – concludono – ogni ettaro di terreno fertile assorbe circa 90 tonnellate di carbonio; ogni ettaro di terreno fertile è in grado di drenare 3.750.000 litri d’acqua; ogni ettaro di terreno fertile, coltivato, può sfamare 6 persone per un anno: stiamo parlando, in piccolo, di “sovranità alimentare”, cioè della possibilità di provvedere autonomamente all’alimentazione della propria famiglia. Tre dati più che sufficienti per affermare che il suolo è uno dei principali fornitori di servizi ecosistemici sul quale possiamo contare, per di più a costo zero. Come Consiglieri Comunali ci facciamo promotori all’interno del Consiglio Comunale di Asti di ciò che già fa in modo egregio il Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio e speriamo che l’odg sia sottoscritto da tutte le forze politiche”.


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