Ecco le traduttrici e i traduttori dal cinese finalisti al Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione

È dedicata alla letteratura contemporanea in lingua cinese tradotta in italiano la seconda edizione del Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, promosso dalla Fondazione Bottari Lattes, in collaborazione con l’Associazione culturale Castello di Perno e il Comune di Monforte d’Alba.

Le finaliste e i finalisti selezionati dalla Giuria stabile del Premio per questa edizione sono: Marco Botosso e Maria Teresa Trucillo traduttori di “Colora il mondo” di Mu Ming (Future Fiction); Maria Gottardo e Monica Morzenti traduttrici di “I due Ma”, padre e figlio di Lao She (Mondadori); Patrizia Liberati e Maria Rita Masci traduttrici di “Il dizionario” di Maqiao di Han Shaogong (Einaudi); Nicoletta Pesaro traduttrice di “Grida” di Lu Xun (Sellerio); Silvia Pozzi traduttrice di “Pechino pieghevole” di Hao Jingfang (add editore).

La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 25 giugno 2022 alle ore 17 nel giardino del Castello di Perno (Cn) nel cuore delle Langhe, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, condotta da Stefania Soma, in arte Petunia Ollister, esperta di valorizzazione dei beni culturali e comunicazione, creatrice dei #bookbreakfast da migliaia di follower su Instagram. In questa occasione si terrà una tavola rotonda con le traduttrici e i traduttori finalisti. Interverranno i giurati del Premio: Anna Battaglia, Melita Cataldi, Mario Marchetti, Antonietta Pastore (membri della Giuria stabile) e Silvia Piera Calamandrei, Stefania Stafutti, Giovanni Vitiello (membri della Giuria specialistica).

La cerimonia di premiazione è a ingresso libero fino a esaurimento posti e si svolgerà nel pieno rispetto delle normative di sicurezza per l’emergenza Covid-19 vigenti (prenotazione consigliata: book@fondazionebottarilattes.com). La cerimonia potrà essere seguita in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Bottari Lattes.

Con il Premio Mario Lattes per la Traduzione la Fondazione Bottari Lattes pone l’attenzione sul fondamentale ruolo dei traduttori nella diffusione della letteratura e sull’impareggiabile contributo della traduzione nell’avvicinare popoli e culture differenti, abbattendo muri ideologici, creando ponti culturali e favorendo il dialogo. Con questa iniziativa la Fondazione intende promuovere la conoscenza di culture e autori meno noti al pubblico italiano e incoraggiare la traduzione in italiano delle loro opere letterarie più significative per qualità letteraria e profondità di contenuti, riflessioni, testimonianza. Il tutto nella piena consapevolezza che la traduzione non si risolve in una semplice trasposizione di parole da una lingua all’altra e nello spostamento di un segno linguistico da un codice all’altro, ma è una disciplina che sa trasferire pensieri e concezioni tra culture diverse, con le quali il traduttore instaura un profondo legame.