Capitale Italiana della Cultura, Maurizio Rasero: “Tempi giusti per tentare questa grande avventura”
Il sindaco commenta la candidatura di Asti Capitale Italiana della Cultura 2025
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“E’ una cosa che volevamo fare già da diversi anni: ora, con la partenza del progetto “Vino e Cultura”sono maturati i tempi per tentare questo grande traguardo”. Commenta così il sindaco Maurizio Rasero la notizia, resa pubblica oggi, della candidatura di Asti a Capitale Italiana della Cultura 2025.
Un professionista alla guida con esperienza internazionale
“Anche se la notizia è stata ufficializzata oggi, i nostri uffici sono al lavoro su questo dossier già da diversi mesi – aggiunge il sindaco – ci siamo affidati a un professionista di grandissima esperienza come Roberto Daneo, già al coordinamento del dossier per la candidatura di Milano Cortina ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026 e direttore del Comitato di Candidatura Expo Milano 2015 fino al momento dell’assegnazione, avvenuta il 31 marzo 2008. Esprimo una grandissima soddisfazione per questa scelta e spero che il lavoro di presentazione della domanda possa avvenire in uno spirito di piena collaborazione: se sarò ancora alla guida della città tra due mesi, con il pieno e fattivo appoggio delle opposizioni”
Un milione di euro per la cultura
Negli anni il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023. Per il 2024 la città scelta è stata Pesaro. In questo caso, la città vincitrice, grazie anche al contributo di un milione di euro messo in palio, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.