Al Naturasì di Asti appuntamento con i presidi Slow Food

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Sabato 23 aprile al Naturasì di piazza Porta Torino 14 ad Asti riprende il tour di presentazione dei presidi Slow Food bio, una stretta collaborazione tra le due organizzazioni che porta sugli scaffali dei supermercati biologici le piccole eccellenze regionali.

Sabato prossimo si andrà a conoscere il Fagiolo Quarantino di Volturara Irpina (AV) presidio slow food campano.
Nei terreni dell’altopiano irpino, ai piedi del monte Terminio, si coltiva un fagiolo bianco, tenero e leggermente farinoso. Detto anche quarantino per la durata del suo ciclo di maturazione il fagiolo di Volturara Irpina è piccolo, irregolare e ha una buccia sottile di color bianco cenere. Si coltiva senza pali o altri sostegni; in passato, spesso, era associato al mais: la pianta del granoturco fungeva da supporto per quella del fagiolo.

La coltivazione è completamente manuale, non si usano fertilizzanti e non è previsto il diserbo chimico per eliminare le erbe infestanti. Una volta raccolti, i baccelli, lunghi circa 15 cm e contenenti circa dieci fagioli l’uno – sono battuti con un bastone o con il “muillo”, uno strumento composto da un bastone lungo e robusto cui è collegato, tramite legacci resistenti, un bastone più corto che serve per battere i baccelli secchi e far uscire i fagioli. Dopo la battitura si fa la cernita con il “chiurnicchio”, un setaccio rotondo che lascia cadere i residui pesanti. Lanciando in aria i fagioli dal setaccio, grazie all’azione del vento, si eliminano i residui più leggeri. Infine, i fagioli asciugano al sole per altri 3 giorni.

Al NaturaSì si trova essiccato, in confezioni da 500 gr.

FAGIOLO QUARANTINO SLOW FOOD BIO

 

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