La Compagnia di Prosa di Quattordio in scena al teatro della Torretta di Asti a scopo benefico

Con la regia di Gianfranco Trusiano la Compagnia di Prosa di Quattordio propone al pubblico astigiano tre atti unici che appartengono alla storia del teatro.

“L’uomo dal fiore in bocca”, testo profondo e riflessivo nel quale Pirandello affronta il dilemma di come si pone l’uomo davanti alla morte. In un deserto caffè di una stazione dialogano un avventore, che rappresenta la normalità, l’uomo comune con i suoi problemi di tutti i giorni e l’uomo dal fiore in bocca che sa di essere destinato ad una morte imminente. Decisamente più leggero “Cecè” , una commedia in un atto unico scritta da Pirandello nell’estate del 1913 che narra la storia di un viveur dall’umorismo cinico, Cecè, capace di imbrogliare la gente senza farsi alcuno scrupolo. Infine “Una domanda di Matrimonio” scherzo in atto unico di Cechov dove, fra ruggini antiche di buon vicinato, e comici squarci di vita campestre, si assiste al ruvido approccio fra due rampolli di buona famiglia in cui i battibecchi si alternano a riappacificazioni preludendo a quello che sarà la futura vita matrimoniale.

Ad alternarsi sul palco saranno Fiorenzo Fiori e Mario Mortara nella parti dell’uomo dal fiore e l’avventore poi in quella di Carlo Squadriglia e Cecè, Fiorenza Alineri in quella di Nada, Irene Ercole in Natalia Siepanova Beppe Ercole e Corrado Trusiano rispettivamente in Stiepan Stiepanovic e Ivan Vassilievic.

L’appuntamento è per sabato 11 dicembre alle 21,15 al Teatro della Torretta (piazza N.S. di Lourdes). L’incasso della serata, ad offerta, sarà devoluto alla Pastorale Migranti della Diocesi di Asti.