Lettere al direttore

Mercato di Piazza Alfieri ad Asti, Mario Malandrone: “Si è persa un’occasione di partecipazione e dialogo”

Riceviamo e pubblichiamo.


La vicenda del mercato di Piazza Alfieri non tende a dirimersi, sembra un destino di tutti gli “spostamenti” che intraprende l’Assessore Coppo e che di conseguenza coinvolgono la giunta.
E se il superamento del Campo Rom continua a impegnare l’Amministrazione in un gioco di promesse, annunci e smentite per poi ridursi allo spostamento di qualche decina di metri, o la diluizione omeopatica sul territorio astigiano della popolazione Rom.

Pare che Coppo sia diventato ormai l’assessore allo spostamento, anzi agli spostamenti annunciati, perchè si è poi cimentato nello spostamento degli operatori del mercato, creando un pasticcio mai visto in tanti anni di mercato.
E così dopo la querelle sui giornali, è arrivato prima il ricorso al Tar, poi al Consiglio di stato.
E gli operatori del mercato, in una politica partecipativa potranno pur dire la loro opinione e essere ascoltati?

La loro delusione è chiara, nelle loro parole: “Non si vuole tenere conto, se non a parole, delle nostre problematiche e delle nostre potenzialità: quella di creare un centro bello ed attrattivo per la città. Per la Provincia. Per i turisti. No, questo non si vuole fare e si vuole andare avanti per la propria strada. Pazienza: attenderemo la sentenza dal Tar, che non è ancora giunta, nonostante i proclami di vittoria. Attenderemo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Attenderemo, le risposte dei Vigili del Fuoco sulle distanze, e del Comune sulle graduatorie. Attenderemo. Pazienti, Perché le Giunte passano ma noi siamo su questa Piazza da generazioni e vogliamo restarci.”

E’ chiaro che se si è arrivati a tale punto, il cammino proposto dall’amministrazione non era affatto condiviso.
E’ proprio sulla partecipazione e sul confronto con le istanze dei cittadini, che si osserva un progressivo distacco rispetto all’inizio del mandato che era pieno di annunci.
Complici scelte pasticciate, mai attuate o non condivise dopo 4 anni possiamo vedere finalmente che questa amministrazione, che voleva essere del popolo, proprio nel confronto con i soggetti interessati, parte in causa si va sempre più a scontrare con il saper fare.

Certo il consenso delle dirette del Sindaco c’è, ma c’è sempre più una gran parte della cittadinanza a cui non bastano le dirette, ma a cui servono soluzioni concrete: dalle frazioni dimenticate, alla mobilità sostenibile su cui si è aperto uno scontro tra Assessore all’ambiente e associazioni, al mercato di Piazza Alfieri.
Questa amministrazione sta scoprendo che non basta spostare in là la soluzione dei problemi e che la partecipazione non è un pranzo di gala.

Intanto attendiamo fiduciosi una nuova iniziativa dell’Assessore Coppo, in cui si cimenti su spostamenti o soluzioni di problemi locali, trasformandoli in conflitti o in saghe infinite.
Ma la città merita di più, è finito il tempo in cui si diceva a ogni elettore #sindacoanchetu, intendendo che l’amministrazione sarebbe stata un’amministrazione dei cittadini. Ora le richieste legittime di ascolto sono trascurate, ignorate e allora serve un riscatto della città. Una città veramente partecipata!

Mario Malandrone
Ambiente Asti