Ortaggi tipici dell’Astigiano: se ne parla in una conferenza online

L’Italia si caratterizza per paesaggi agrari di eccezionale valore per la ricchezza da un punto di vista cultivarietale delle produzioni agrarie. La realtà piemontese – ed astigiana in particolare – rientra a pieno titolo in questa tipologia di eccellenze con produzioni di pregio che hanno da sempre trovato apprezzamento a livello internazionale.

Nell’ottica di uno sviluppo sostenibile basato su sviluppo rurale e paesaggio tradizionale, la FAO ha indetto il 2021 come Anno internazionale della “Frutta e della Verdura” per poter promuovere una più ampia sensibilizzazione sullo straordinario patrimonio genetico esistente a livello planetario solo in parte conosciuto e valorizzato.

La realtà astigiana ha recepito il messaggio lanciato dalla FAO organizzando una ricca serie di momenti di studio ed approfondimento, tra i quali il Convegno online su “Il patrimonio cultivarietale orticolo dell’astigiano: Storia, cultura, tradizione e innovazione” che si terrà sabato 12 giugno 2021 alle 9. Il momento di studio organizzato congiuntamente dai Club per l’UNESCO di Asti e di Canelli intende approfondire la conoscenza dello straordinario valore storico-culturale, nonché agronomico-nutrizionale del parimonio orticolo locale di pregio.

Grande importanza riveste soprattutto l’importanza della crescita di consapevolezza collettiva sull’importanza della salvaguardia e valorizzazione della biodiversità astigiana e monferrina nel campo delle colture orticole che nel tempo ha trovato singolare espressione in molti campi: dall’arte alla cucina, dalle feste paesane sino ai prodotti di fama internazionale dell’industria di trasformazione. Non meno importante risulta, inoltre, la possibilità di divulgazione di un sapere loale che nel tempo è stato in grado di valorizzare produzioni agrarie, a prima vista povere, in una prospettiva di eccellenza internazionale in campo agroalimentare. Si tratta di un percorso di valorizzazione della qualità e della biodiversità che riteniamo possa essere utile ad altre realtà nel mondo, in particolare nei paesi in via di sviluppo, nello spirito di condivisione culturale tracciato dalla FAO.

Al Convegno porteranno un contributo di riflessione Maria Paola Azzario Chiesa (presidente, Centro per l’UNESCO di Torino) su “La cultura del cibo come mezzo di conoscenza e condivisione delle culture”, Silvana Nicola (agronoma, DISAFA, Università di Torino) su “Valore del patrimonio orticolo del Basso Piemonte”, Claudio Pia (storico, Centro di ricerca sulle società e le istituzioni medievali) su “L’orticoltura nel quadro storico delle produzioni agrarie dell’Astigiano”, Marco Devecchi (agronomo, DISAFA, Università di Torino) su “L’orticoltura nel paesaggio agrario astigiano”, Piercarlo Grimaldi (antropologo, Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo) su “Gli ortaggi nella cucina e nella cultura popolare dell’Astigiano”, Chiara Ercole (amministratrice delegata Saclà) su “La trasformazione delle produzioni orticole. Tecnica, innovazione e comunicazione”, Gabriella Chiusano (consigliera nazionale, Slow Food) su “Il ruolo di Slow Food nella salvaguardia e promozione delle tipicità orto-frutticole dell’Astigiano” e Renza Berruti (responsabile SOS Nutrizione e Attività Fisica, ASL Asti) su “Esperienze nella promozione della verdura nelle mense di Asti”.

Il Convegno sarà moderato da Francesco Scalfari, direttore del Polo Universitario di Asti. Le conclusioni saranno affidate a Enrico Ercole, sociologo, Università del Piemonte Orientale). Il Convegno ha avuto il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Asti, Comune di Asti, Comune di Canelli, Comune di Capriglio, Comune di Costigliole d’Asti, Comune di Isola d’Asti, Comune di Nizza Monferrato, Comune di Vinchio, Polo universitario “Rita Levi-Montalcini” di Asti, Università del Piemonte orientale, Centro studi per lo sviluppo rurale della collina dell’Università di Torino, ASL di Asti, Associazione per i patrimoni vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, Federazione italiana dei Club per l’UNESCO, Lions club international – Distretto 108 Ia3 e Slow Food Piemonte.

La partecipazione online al Convegno è possibile al seguente collegamento:
meet.google.com/iov-rkgn-ihz

[Nella foto il peperone di Capriglio, presidio di Slow Food  -Foto di Paolo Andrea Montanaro]