Auto Pilot e Tesla, come la tecnologia cambierà il futuro dell’automobile

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Sicuramente avrete visto film di fantascienza dove gli esseri umani, pur utilizzando automobili, non svolgono alcun tipo di attività di guida, lasciando che il sistema di bordo compia il lavoro al posto loro. L’idea è quella di poter viaggiare in tutta comodità, magari scambiando due chiacchiere con chi è nella vettura insieme a noi, oppure godersi un film, un bel libro o perché no, riposare finché non si arriva a destinazione. Al giorno d’oggi si tratta ancora di un futuro utopico ma Tesla, la compagnia fondata dal miliardario visionario Elon Musk, non ci sta e sta sperimentando già da tempo la tecnologia Auto Pilot, ovvero il pilota automatico applicato alle vetture su gomme.

Cos’è Tesla?

Se per qualche strano motivo non abbiate mai sentito parlare di questa compagnia, vi facciamo un brevissimo riassunto: la Tesla Motors, oggi Tesla Inc., è una compagnia statunitense produttrice di auto elettriche e che fin dalla sua fondazione ha cercato di apportare modifiche sostanziali al mondo delle quattroruote. Nel 2020 il numero di auto Tesla prodotte ha raggiunto il milione, con una vasta gamma di modelli attualmente in sviluppo come trattori stradali, pickup e il nuovo Cybertruck.

L’eccentrico Musk ha anche spedito nello spazio una Tesla Roadster S con a bordo un “pilota”, o meglio una tuta spaziale indossata da un manichino che si è conquistato il nome di Starman, uomo delle stelle. L’auto è in viaggio da tre anni e ha percorso potenzialmente più di due miliardi di chilometri.

Progetto pilota automatico

Il sistema di guida automatizzato è in fase di sperimentazione negli Stati Uniti e dovrebbe permettere di selezionare una destinazione, raggiungendola senza che il guidatore sfrutti in alcun modo i comandi di guida. Questo significa che la vettura è in grado di accelerare, frenare ed eseguire curve in totale autonomia, rispettando al tempo stesso il codice della strada, ovvero fermandosi agli stop, dando la precedenza e naturalmente restando in carreggiata. Tutto ciò è possibile grazie alla tecnologia dell’intelligenza artificiale, che punta a raggiungere il livello 5, applicata sulle Tesla Model 3 e uno dei test effettuati a San Francisco ha permesso all’auto di guidare da sola per quasi 600 chilometri senza che il pilota intervenisse in alcun modo.

Non bisogna però pensare che si tratti di test effettuati in modo sprovveduto, il pilota in questi casi deve essere ancora presente e vigile, per poter intervenire qualora se ne presentasse la necessità, segno che la tecnologia non è ancora pronta per l’applicazione su larga scala.

Come funziona?

Oltre alla programmazione dell’intelligenza artificiale, l’automobile dispone di otto diverse videocamere posizionate in punti strategici per avere una visuale a 360 gradi attorno all’automobile, con una distanza massima frontale di 250 metri. Non finisce qui, però, poiché a completare questa dotazione troviamo anche dodici sensori a ultrasuoni, per rilevare oggetti di qualsiasi consistenza anche a grandi distanze e un radar che possa individuare qualsiasi tipo di ostacolo anche in condizioni meteorologiche avverse, quindi in presenza di pioggia forte o nebbia.

È disponibile in Italia?

Sebbene sembrasse impossibile, ritenuta generalmente la solita trovata americana che difficilmente sarebbe uscita dai confini statunitensi, l’aggiornamento del software Tesla alla versione 7.0 è arrivato anche in Italia e in Europa, permettendo di accedere alle funzioni primarie del sistema Auto Pilot. Come abbiamo accennato in apertura, siamo ben lontani dagli scenari da film dove è possibile schiacciare un pisolino mentre si arriva a destinazione, necessitando dunque di un occhio vigile anche con il pilota automatico attivo, tuttavia è senz’altro stupefacente pensare che è già possibile guidare alcune automobili con intelligenza artificiale così avanzata da percorrere chilometri senza la necessità di toccare alcun tipo di comando.

Livello 5

L’ultimo e più complesso per il sistema di Auto Pilot, a questo livello l’automobile deve essere in grado di compiere qualsiasi tipo di manovra in ogni situazione possibile, proprio come farebbe un essere umano se non meglio. Secondo quanto stabilito da Elon Musk, Tesla è molto vicina a raggiungere questo traguardo ma dati realistici che permettano l’applicazione su larga scala ci fanno pensare ad almeno altri cinque anni di test approfonditi.

Con un sistema del genere bastano davvero dei minimi errori per mandare in fumo il lavoro di anni, infatti non sono rari incidenti che hanno coinvolto questo sistema di guida e che suscitano scetticismo nel pubblico, costringendo anche gli stessi ingegneri a rivedere gran parte dei propri algoritmi.

Se siete fanatici di automobili e volete avere informazioni precise su tutto ciò che riguarda il mondo delle quattro ruote, vi invitiamo a visitare la pagina Autopazzo, ricca di consigli e recensioni.

Image by GGBot from Pixabay

 

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