Il Torino Jazz Festival Piemonte tocca anche Asti

Torino Jazz Festival Piemonte, interrotto a marzo a causa della pandemia, riparte il 3 ottobre con 16 concerti in 13 Comuni del Piemonte coinvolgendo oltre 40 artisti. La forte volontà di sanare la ferita inferta dall’improvvisa interruzione ha reso possibile riallestire in tempi record un festival che invade tutte le province della regione Piemonte.

“La Fondazione Piemonte dal Vivo si è prodigata in questi mesi per il riallestimento del Torino Jazz Festival Piemonte, senza far mancare al proprio pubblico la possibilità di accedere a contenuti digitali realizzati ad hoc durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria, a partire dalla serie No panic, that’s Jazz che ha coperto per intero il periodo del lockdown. Siamo dunque felici di poter garantire nuovamente la realizzazione del Festival in presenza, che potrà ricucire felicemente la relazione tra gli artisti in programma e la comunità piemontese della musica afroamericana”, dichiara Matteo Negrin direttore di Piemonte dal Vivo.

Artisti nazionali ed internazionali arrivano in Piemonte per la seconda edizione del Torino Jazz Festival Piemonte, la manifestazione che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Piemonte dal Vivo (circuito regionale multidisciplinare) e la Città di Torino con il suo Torino Jazz Festival. Il progetto è portato avanti grazie all’esercizio eccellente di una direzione artistica condivisa tra Diego Borotti e Giorgio Li Calzi (co-direttori Torino Jazz Festival), Fulvio Albano (Consorzio Piemonte Jazz) e la Fondazione Piemonte dal Vivo. Il festival è realizzato con il supporto della Fondazione per la Cultura Torino, il main partner Reale Mutua e gli sponsor Ancos e Confartigianato Imprese.

“Attraverso il sostegno a una delle più importanti manifestazioni musicali a livello territoriale, come il Torino Jazz Festival Piemonte, Reale Mutua valorizza e sostiene la cultura in tutte le sue espressioni. Una lunga relazione con le arti che fa parte della storia aziendale e si rafforza anno dopo anno perché per noi la cultura è motore di sviluppo sociale ed economico” dichiara Virginia Antonini, Head Of Sustainability and Corporate Communication di Reale Group.

Dal 3 ottobre al 12 dicembre, una line up ricca che porta al pubblico delle province un ampio numero di concerti, che si apre a nuovi jazz club e collabora con le amministrazioni comunali alla scoperta di spazi non usualmente adibiti all’ascolto della musica. Il festival è anche l’occasione per scoprire i teatri di tradizione di Alba, Asti, Novi Ligure e Valenza, oppure per osservare perle d’arte come la Basilica di San Gaudenzio a Novara o per entrare negli spazi del Museo di Arte Contemporanea di Rivoli.

Suggestivi e ricchi di memoria gli ex spazi industriali che ospitano alcuni dei concerti in programma: l’ex maglificio di Biella, oggi Opificiodellarte, è un complesso architettonico collocato nel centro storico, mentre a Moncalieri il jazz occupa gli spazi delle ex Fonderie Limone.

Il Festival parte il 3 ottobre a Novara, nella basilica di San Gaudenzio con Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura: un dialogo in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei per un concerto di grande effetto.

La musica jazz si nutre di influenze e rapporti sia con altri linguaggi musicali sia con altre espressioni artistiche e culturali e sono numerosi gli appuntamenti del festival che mescolano al jazz la letteratura, la poesia e il cinema: a Vercelli, “Jazz, chihuahua ed altre storie” è uno spettacolo tratto dal best-seller di Geoff Dyer “Natura morta con custodia di sax”, di e con Riccardo Forte, accompagnato al sax da Diego Borotti (23 ottobre); Gianni Coscia, Dino Piana ed Enrico Rava sono protagonisti ad Asti insieme al regista Pupi Avati con una insolita serata di accordi e di ricordi, produzione originale del TJF Piemonte (13 novembre); ad Alba, Peppe Servillo e Furio di Castri incontrano la scrittura di Fenoglio per rievocare insieme agli spettatori le origini della musica afroamericana e il suo arrivo in Italia (5 novembre); a Moncalieri, il jazz dialoga con il cinema in un concerto diretto da Andrea Ravizza dedicato al grande regista Federico Fellini, di cui ricorre il centenario dalla nascita (15 novembre).

In cartellone inediti intrecci tra culture sonore differenti e musicisti versatili e innovatori: al teatro storico di Novi Ligure, si danno appuntamento l’approccio scanzonato della Banda Osiris e il blasone internazionale di Fabrizio Bosso, per una serata ricca di colpi di scena (9 ottobre); ironia, talento e grande sapienza nell’uso della musica e della comunicazione digitale sono il segreto del successo di Camille Bertault, dallo stile dolce, libero e sfrenato che porta a Torino note di freschezza nell’universo del jazz (22 ottobre); Dan Tepfer, franco-americano, pianista e astrofisico ha fatto dell’eclettismo una vera e propria cifra stilistica e al Museo di Rivoli porta un’indagine profonda sulla reciprocità possibile tra processi naturali e meccanici (29 novembre).

TJF Piemonte è l’occasione per rendere omaggio alla tradizione jazz: a Valenza il pianista italiano Paolo Alderighi e la pianista americana Stephanie Trick presentano un progetto a quattro mani dedicato al jazz classico (10 ottobre); Just Friends Quartet al Teatro Parvum di Alessandria presenta pezzi tratti dai repertori di musicisti famosissimi come Carla Bley e Charlie Haden e di altri meno noti (16 ottobre); Ruben Bellavia Trio all’Opificiodellarte di Biella (17 ottobre), unisce musica improvvisata di matrice afroamericana, groove, jazz-rock e world music; Aldo Mella Trio Animalunga porta a Verbania le sue sonorità in una piccola chiesa di campagna (24 ottobre). L’ultimo appuntamento del festival è al Teatro Civico di Chivasso con Alessio Menconi Organ Trio: una formazione che si lascia ispirare da gruppi storici come Wes Montgomery, George Benson e Kenny Burrell (12 dicembre).