Grande partecipazione ed interesse per gli eventi dell’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano fotogallery

L’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano ha realizzato in ottobre una serie di eventi di teatro, musica e memoria a conclusione del percorso di raccolta di testimonianze sul 2020, un anno che è di fatto storia.

Il progetto generale coinvolge i comuni di Aramengo, Albugnano, Berzano San Pietro, Camerano Casasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Cocconato, Cortazzone, Ferrere, Grana, Monale, Montegrosso d’Asti, Passerano Marmorito, San Damiano d’Asti, San Martino Alfieri, Scurzolengo, Tonco, Valfenera, Villanova d’Asti ed è realizzato con il patrocinio della Provincia di Asti.
Il programma ha avuto il contributo della Regione Piemonte e della Fondazione CRAsti e della Fondazione CRT.
E’ stato attuato con la Rete Ecomusei Piemonte e il Laboratorio Ecomusei, in partnership con il nuovo Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
Per la sua realizzazione è stato coinvolto lo staff artistico e scientifico dell’ARchivio TEatralità POpolare, sezione di lavoro della Casa degli alfieri.

Il progetto è stato pensato e progettato durante il lockdown e attuato da giugno, raccogliendo e rielaborando artisticamente e in forma video le testimonianze di chi vive nel territorio dell’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano.
In ottobre, con coraggio e passione, si è attuata la “fase due”, la rielaborazione in forma di spettacoli delle testimonianze con artisti professionisti, con un importante programma di appuntamenti nei fine settimana, che hanno catalizzato l’attenzione e la partecipazione del pubblico.

Commenta la presidente dell’Ecomuseo BMA, Elisabetta Serra: “Per decenni parleremo di questa esperienza covid, la commemoreremo, la malediremo. Ci scriveremo film, canzoni e romanzi. Noi abbiamo fatto il nostro dovere di fissare le emozioni quando queste su stavano creando. Ne siamo stati onorati.”
Paolo Lanfranco, Presidente della Provincia di Asti ha sottolineato quanto in questo tempo e con questo progetto l’essere comunità, il ritrovarsi e raccontarsi sia stato prezioso.
Sono circa quattrocento gli spettatori che hanno partecipato “a distanza di uno sguardo”, con prenotazioni ove necessario, nel pieno rispetto delle normative COVID-19 per lo spettacolo dal vivo: luoghi che si sono confermati sicuri, accoglienti, in cui il pubblico si è sentito non solo accolto, ma partecipe di un’esperienza culturale e umana condivisa, tra le fragilità del periodo.
Evento principale è stata un’emozionante camminata teatrale dal titolo “Guarda che silenzio che c’è”, che è stata realizzata a Cortazzone, Castagnole Monferrato e Valfenera ambientandola in suggestivi spazi e luoghi di questi paesi. Ad essa hanno partecipato duecentodieci spettatori.
La parte teatrale, in tre tappe all’aperto, è una creazione dell’ARchivio TEatralità POpolare e Faber Teater con otto attori e musicisti in scena; quella musicale, a cura di Joint Music, ha ospitato il Bruskers Guitar Duo e il Trio Quodlibet.
Il pubblico, in piccoli gruppi, ha percorso le tappe di un’ideale pellegrinaggio condotto dagli artisti: un rito di passaggio, uno spazio e un tempo per riflettere, per mettersi a confronto con se stessi.  E’ stato un viaggio attraverso l’ascolto delle vive parole raccolte dai testimoni sul territorio astigiano, così come di pagine di letteratura immortale. Di questo materiale si sono “nutriti” gli artisti in scena, che hanno offerto la loro prospettiva poetica in cambio di quanto hanno ricevuto. “Creare bellezza, in musica e parole, creare segni significativi per immortalare questo momento storico, al di là di ogni giudizio, celebrare gioie e fatiche quotidiane, dolori e paure, vicinanze e lontananze. Ricordare che tutti noi, anche se ammaccati, ci siamo ancora.”

Ci sono stati inoltre altri apprezzati appuntamenti: a Ferrere “Fiabe e leggende in viaggio con l’asina” con Claudio Zanotto Contino e Geraldina La Sommaire e il concerto acustico del Bruskers Guitar Duo, a Berzano San Pietro “Pinin e le masche” del Teatro degli Acerbi ed infine ieri, domenica 25 ottobre a Passerano Marmorito, il nuovo spettacolo “Il testamento dell’ortolano” con Massimo Barbero, da un racconto di Antonio Catalano.
Tutti ambientanti in luoghi di particolare interesse paesaggistico e architettonico, fuori dai teatri, per un turismo culturale che si fonde con la comunità che si è ritrovata per raccontarsi, tra i colori dell’autunno.

Info: www.ecomuseobma.it www.archivioteatralita.it e su facebook e instagram.