La gestione domiciliare di una persona anziana: come contenere le spese

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La gestione domiciliare di una persona anziana è un impegno notevole non solo in termini di tempo, ma anche dal punto di vista economico. Per fortuna ci sono alcuni accorgimenti che possono essere adottati per ridurre le spese familiari, senza dimenticare la possibilità di richiedere l’indennità di accompagnamento: si tratta di un rimborso che viene erogato quando un soggetto anziano non è in grado di camminare da solo o non riesce a svolgere in autonomia le azioni della vita di tutti i giorni.

Come si ottiene l’indennità di accompagnamento

Per usufruire dell’indennità di accompagnamento è necessario rivolgersi al proprio medico di base, a cui poi spetterà il compito di inoltrare una comunicazione apposita all’Inps. Una procedura simile si applica anche quando si desidera ottenere il riconoscimento della legge 104, che dà diritto ad alcune agevolazioni di tipo fiscale. Grazie a questa legge, inoltre, i familiari che prestano assistenza a una persona inferma hanno diritto ogni mese a tre giorni di permesso o, in alternativa, possono richiedere un periodo di congedo dal lavoro di due anni, che ovviamente deve essere impiegato per garantire l’assistenza.

Come fare per scaricare le spese mediche

Le spese mediche possono essere scaricate: in particolare si può portare in detrazione alla fine dell’anno il 19% delle spese che sono state affrontate per il pagamento dell’assistenza sanitaria fornita da fisioterapisti e infermieri e delle cure mediche in generale. La sola condizione da rispettare, per poter usufruire della detrazione, è che l’importo da scalare sia superiore al tetto di 129 euro e 11 centesimi. Vale la pena di sapere che non possono essere detratte le spese relative all’acquisto di colliri, di integratori alimentari, di pomate e di cosmetici; viceversa, rientrano nel novero delle spese detraibili quelle sostenute per le cure dentistiche, per le indagini diagnostiche e per gli esami di laboratorio. Anche le spese affrontate per il pagamento delle cure termali possono essere portate in detrazione, ovviamente a condizione che tali cure siano state prescritte da uno specialista e tenendo presente che il viaggio e l’alloggio sono da considerare a parte. Inoltre, sono detraibili le spese per i farmaci da banco, per i trapianti, per le visite mediche degli omeopati, per gli interventi chirurgici e per le attrezzature sanitarie come i saturimetri e i misuratori di pressione, sia nel caso in cui vengano comprati, sia nel caso in cui vengano solo affittati.

Le spese per le traverse e i pannoloni

Che si compri la traversa assorbente “A Mio Agio” o qualsiasi altro tipo di ausilio per incontinenza, è utile sapere che anche l’acquisto di tali prodotti è soggetto a un’agevolazione fiscale. In questo caso non si tratta di una detrazione del 19% sulle spese sostenute, ma di una riduzione dell’Iva al 4% invece che al 22% come sarebbe di norma. Per beneficiare dell’Iva agevolata occorre fornire al venditore la tessera sanitaria e un documento di identità insieme con una prescrizione autorizzativa che deve essere stata rilasciata da un medico Asl. In alternativa si può anche firmare un’autocertificazione in cui si dichiara il riconoscimento di un’invalidità funzionale per la persona in questione.

Quando si applica la riduzione dell’Iva

L’Iva al 4% si applica per tutte le attrezzature che forniscono un sostegno per una menomazione funzionale. la lista dei presidi che rientrano in questa casistica è piuttosto lunga e comprende, tra l’altro, gli apparecchi acustici, i letti ortopedici, i cuscini antidecubito per le sedie a rotelle e i materassi terapeutici. Ad ogni modo è sufficiente recarsi sul sito web dell’Agenzia delle Entrate per trovare l’elenco completo.

Le spese di assistenza

Una detrazione Irpef del 19% si può applicare sulle spese che servono a pagare i badanti e i colf, cioè i cosiddetti addetti all’assistenza di base. Anche in questo caso occorre fornire una certificazione medica di non autosufficienza, o comunque una certificazione in cui venga attestato che il soggetto ha bisogno di una sorveglianza continua. Le spese possono essere scaricate unicamente a condizione che il contribuente abbia un reddito annuo di non più di 40mila euro, e la somma massima prevista per la detrazione ogni anno è pari a 2.100 euro.

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