Francesca Ragusa: “Il tema su cui dibattere non è dove si voterà, ma la data non stabilita dal Sindaco, ma davvero sindacabile”

Riceviamo e pubblichiamo.


“In seguito alle considerazioni avanzate da un militante del PD, riportate ieri mattina da alcune testate locali, non si possono non puntualizzare alcune cose.

Calamandrana è un comune italiano di 1702 abitanti della Provincia di Asti in Piemonte. Asti è un comune italiano di 75.528 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia piemontese. È il quarto comune della regione per numero di abitanti e il sesto per superficie. Due seggi elettorali da allestire contro i 78 di Asti, dislocati in 20 edifici nel concentrico senza contare le numerose frazioni.
Non so come si possa anche solo minimamente paragonare le due realtà territoriali, soprattutto vista la contingenza Covid e quindi distanziamenti e norme sanitarie da rispettare, che implicano un uso di locali ben differente.

Le alternative si sono valutate: palazzo Mandela, il palazzo civico o la biblioteca, ma, a seguito di attente valutazioni tecniche, questi edifici non sarebbero stati co-munque sufficienti per ospitare tutti i votanti.
Non cito volutamente l’Enofila poiché ospita 12 classi della scuola Jona, pur capendo la buona intenzione nel dare suggerimenti, sarebbe utile accertarsi sulla fattibilità e sostenibilità delle proposte che si avanzano.

Volendo inoltre verificare la direzione intrapresa dalle Provincie Piemontesi si riscontra che: ad ALESSANDRIA è stato spostato un seggio da una struttura sanitaria e solo pochi piccoli comuni ne hanno spostati alcuni; a BIELLA è stato spostato un primo seggio a febbraio causa inagibilità della struttura e ad agosto, un secondo posto in una struttura sanitaria; a CUNEO, NOVARA, VERCELLI e VERBANIA non è stato spostato nessun seggio dato che non erano presenti altre strutture che pre-sentassero le condizioni idonee per ospitare le elezioni; idem a TORINO dove però sono stati istituiti seggi speciali per pazienti Covid all’interno delle stesse strutture sanitarie.

Forse il tema su cui dibattere non è tanto il dove si voterà, ma senza entrare nel merito del SI o del NO, è da considerare la data, non certamente stabilita dal Nostro Sindaco, ma davvero sindacabile.”

Francesca Ragusa