Il Sindaco di Villanova d’Asti scrive alla Regione sul Bando per le opere pubbliche: “Necessari meccanismi più equi ed equilibrati”

Villanova d’Asti, per il suo essere piccolo Comune ma sopra i 5000 abitanti, non è rientrato tra i soggetti beneficiari del Bando promosso dalla Regione Piemonte per finanziare opere stradali e cimiteriali. Per richiedere “meccanismi più equi ed equilibrati”, in un’ottica costruttiva, il Sindaco Christian Giordano ha scritto una lettera alla Regione per mettere nero su bianco la situazione paradossale che ha vissuto il suo Comune.

In riferimento alla graduatoria del bando ai sensi della legge regionale 18/84, si legge nella lettera “siamo obbligati ad osservare quanto la stessa non abbia dato nessun tipo di possibilità, ad un ente oltre i 5000 abitanti, di ottenere, nemmeno in maniera più unica che rara, il contributo per sostenere l’opera pubblica per cui è stato richiesto il finanziamento, come previsto ai sensi della legge regionale 18/84; il caso di codesto comune è chiarissimo avendo ottenuto il massimo punteggio di coo-finanziamento (30 punti), il massimo punteggio per la progettazione (10 punti), quanto più possibile in merito al numero di abitanti (5 punti), raggiungendo quindi i 45 punti, cioè il sommo possibile.”

Con i suoi 5700 abitanti, il Comune di Villanova d’Asti è dunque rimasto fuori e il Sindaco, nella lettera, porta l’attenzione su due differenti questioni. Da una parte, una molto pratica, di cui la burocrazia non tiene conto. Se i Comuni con più di 5000 abitanti soffrono di alcuni limiti tipici delle realtà più piccole, nello stesso tempo sono proprio loro ad offrire ai piccoli tutta una serie di servizi: “le nostre piccole realtà – scrive – sono spesso dotate di servizi che sono da sostegno ai comuni piccolissimi e mantenute esclusivamente dal paese in cui sono
localizzate”

Servirebbe dunque un approccio più meritocratico, secondo Giordano, che possa anche intervenire sull’altra questione molto importante, e cioè la demotivazione del dipendente pubblico che si trova ad occuparsi di pratiche che poi non vanno a buon fine. “In questi casi – prosegue – si demotivano gli amministratori ma anche i dipendenti pubblici (il mio tecnico mi ha fatto presente che mi avrebbe suggerito di impiegare questo tempo in cose più proficue se avesse saputo della totale impossibilità di accedere ad un finanziamento, visto il denaro impiegato a pagarlo) e si rimane rammaricati per il tempo perso inutilmente.”

Nella sua missiva il Primo Cittadino di Villanova d’Asti suggerisce anche una modalità pratica che si potrebbe seguire in questi bandi, per evitare situazioni come queste: “Se si vuole adottare un principio meritocratico, cosa che non si intravvede in questo progetto, bisognerebbe, a mio modesto avviso, prevedere di suddividere i bandi per fasce demografiche; ciò non vieta alla Regione di sostenere maggiormente i comuni più piccoli, stanziando, sia in maniera assoluta che in proporzione, maggiori fondi per i piccolissimi comuni ma almeno permetterebbe anche di far in modo che qualche comune di piccole dimensioni (si intende tra i 5000 ed i 10/15000 abitanti) possa altresì ottenere finanziamenti a tutela dei propri cittadini

Per consultare la lettera clicca qui -> Lettera per osservazioni su Bando Legge 18-84 su finanziamenti ad opere stradali, cimiteriali del 25.06.2020