Massimo Cerruti: “Democrazia messa alla berlina dal Sindaco, intervenga il Prefetto”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Massimo Cerruti del Movimento 5 Stelle di Asti.


Adesso è davvero troppo.
Di fronte alle ennesime segnalazioni di cittadini indignati siamo andati a vederci alcuni passaggi della diretta del Sindaco.
Per ben due sere consecutive ha mescolato i dati pandemici che interessano i cittadini con un vile attacco nei miei confronti di Capogruppo, di altri Consiglieri, di un Deputato ed in generale della forza politica a cui apparteniamo in maniera offensiva e irridente anche a livello personale.

Il Sindaco continua senza pudore a sfruttare un evento triste e di enorme sofferenza come arma di consenso personale, di distrazione di massa, di propaganda ed ora anche di attacco politico e personale di infimo livello.
Ma ieri sera è andato ancora oltre.
Oltre al sottoscritto, siamo arrivati al punto di apostrofare nella stessa sera anche un altro Consigliere Comunale appartenente alla stessa forza politica con offese gravissime, bollandolo di inesperienza, di non essere ancora riuscito a capire la politica, ma anche di possedere “cattiveria pura e gratuita” sino a “lei si dovrebbe vergognare”.

Cosa ben più grave è la motivazione: il Consigliere avrebbe semplicemente fatto un accesso agli atti per avere alcuni dati dagli uffici comunali in tutta riservatezza, senza clamore mediatico, nel pieno esercizio delle sue funzioni!
Non si può avere chiarimenti, non si può fare osservazioni, ora nemmeno più chiedere documenti e dati senza essere messi alla berlina ed alla gogna mediatica da chi per primo dovrebbe portare rispetto delle regole?
Di fronte alle sconsiderate parole del Sindaco, ieri è pure scaturito un clima di odio ed una serie di ulteriori insulti pubblici e privati giunti da seguaci delle sue dirette che sono al vaglio per eventuali azioni legali.
L’accesso agli atti è il diritto/dovere più ampio e totale fra quelli appartenenti ad un Consigliere volto ad acquisire informazioni per esercitare l’azione di controllo e formulare le proposte che ritiene utili.
Il senso di quella richiesta di dati va ben oltre l’interpretazione banalizzata dal Sindaco ed è pure grave ed incauto che un atto normato per legge fra un Pubblico Amministratore e gli Uffici Comunali competenti sia stato sbandierato pubblicamente nel corso di una diretta facebook proprio dal primo cittadino.

Siamo quindi di fronte ad un comportamento del Sindaco strumentale, vessatorio che, in preda ad un probabile delirio da onnipotenza, arriva ad irridere e minare non solo le persone e le parti politiche ma soprattutto le più elementari regole della democrazia.
E tutto questo accade in un particolare momento in cui, anziché alzare a dismisura la tensione ed alimentare gravissimi scontri fra le parti, un Sindaco responsabile dovrebbe concentrare tutte le sue energie per favorire collaborazione e risollevare la città dalla pandemìa e da tre anni precedenti di totale inerzia politica. Siamo di fronte invece ad un potenziale pericolo per la città, un tentativo di prendere i cosiddetti “pieni poteri” tacitando ogni minima possibilità di contrasto.

Di fronte a tali soggezioni, compressioni di diritti, strumentalizzazioni e attacchi personali pubblici senza fondamento che perdurano da tempo e che hanno l’unico obiettivo di incitare allo scontro ed egoisticamente mettere al centro la sua persona comunico che non ci è personalmente più possibile esercitare serenamente una azione politica. Per quanto ci riguarda la democrazia risulta sospesa a data da destinarsi.
Anche per tali ragioni, comunichiamo che pocanzi abbiamo inoltrato formale segnalazione al Prefetto chiedendo una sua valutazione e un suo intervento al fine di prendere i giusti provvedimenti a tutela delle più elementari regole democratiche cittadine, riservandoci comunque ogni possibile tutela legale.