Associazione Consulenti del Lavoro: è nata la raccolta fondi “Io ci sono!”

L’emergenza Coronavirus che ha bloccato le nostre attività, non ha fermato la solidarietà, che è la vera protagonista positiva di questo momento difficile.

Solidarietà significa anche potenziamento delle strutture sanitarie sotto pressione e, proprio a questo fine, è nata l’Iniziativa Io ci sono! Acquistiamo una terapia sub intensiva, una raccolta fondi avviata il 10 marzo scorso e ora sostenuta dagli Ordini dei Consulenti del Lavoro del Piemonte e dall’Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro, Consiglio regionale del Piemonte.

“L’emergenza relativa a Covid-19 ha creato una situazione di emergenza in Piemonte” si legge nel messaggio che accompagna la raccolta fondi a cui si può dare il proprio contributo aprendo questo link: https://www.gofundme.com/f/io-ci-sono-a-sostegno-di-regione-piemonte e cliccando su “Dona”.

“La nostra sanità sta facendo tutto il possibile per non lasciare indietro nessuno. I nostri straordinari medici, infermieri e tutto il personale coinvolto stanno lavorando senza sosta giorno e notte in prima linea per fermare il contagio e fornire le cure necessarie. Abbiamo, quindi deciso di concentrarci sull’acquisto di un sistema di monitoraggio per terapia sub intensiva, richiesto dagli ospedali. Se ci darete una mano, potremo al più pre- sto consegnare la strumentazione e intervenire prima che la situazione del paziente affetto da problemi respiratori degeneri.”

Chi volesse contribuire con cifre consistenti (che la piattaforma di raccolta non può gestire), dovrà avvisare preventivamente i promotori della raccolta e potrà poi versare direttamente sul conto intestato alla Regione Piemonte (c/c Unicredit Group IT29- H0200801152000100689275), inserendo nella causale la dicitura: #IOCISONO.

I fondi raccolti attraverso la piattaforma on line, saranno temporaneamente depositati presso la fiduciaria Claudia Porchietto, deputato della Repubblica, e subito trasferiti sul conto della Regione Piemonte.
“Ce la faremo” scrivono i promotori della donazione “perché il Piemonte è più forte di qualsiasi virus.”