Deficit di bilancio in sanità, Nursing Up: “La Regione convochi i sindacati per spiegare le azioni che intende adottare”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Nursing Up, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie.

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Nursing Up esprime grande preoccupazione per le cifre della sanità regionale che parlano di disavanzi da centinaia di milioni che, a tutt’oggi, non è chiaro come verranno affrontati.

Il Nursing Up si opporrà con tutti i mezzi ad eventuali tagli o ridimensionamenti che comportino riduzioni o blocchi delle assunzioni, con ulteriori sacrifici che possano essere scaricati sulle spalle di chi, come gli infermieri, in questi anni, hanno già pagato più che in abbondanza, affrontando situazioni al limite con organici all’osso. La sanità non è solo numeri e contabilità, ma programmazione e capacità di gestire.
Chiediamo con urgenza che l’assessorato spieghi quali saranno le intenzioni reali per affrontare i deficit di bilancio che sono stati annunciati.

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up sottolinea: “Non comprendiamo come possa essere possibile che già giugno le proiezioni sui bilanci delle Asl prevedevano uno sforamento di almeno 200 milioni e l’assessorato non abbia ritenuto in alcun modo di agire.
In una recente intervista l’assessore Icardi ha dichiarato che il contenimento dei costi necessario non contemplerà un blocco delle assunzioni, almeno non per i medici. E per gli infermieri? Esigiamo che l’assessore spieghi quali siano le sue intenzioni e ci convochi per approfondire il suo piano di contenimento della spesa, che comunque non potrà in alcun modo andare a toccare il personale. Deve spiegare ad esempio, anche, quanto ha inciso in tutto ciò la mobilità passiva, che ha notoriamente costi enormi per la Regione e deriva essenzialmente da errori di programmazione ed efficienza.

Noi ci opporremo con tutte le forze ad altri sacrifici sul personale – prosegue Delli Carri -. Gli ultimi dieci anni, con il piano di rientro già affrontato, ha messo a dura prova gli infermieri e gli operatori, e non si può proseguire su questa strada. Pur in queste difficoltà gli infermieri e gli operatori hanno risposto in modo egregio garantendo livelli assistenziali di grande qualità, ponendo la nostra regione ai primi posti in Italia. Tutto ciò, però, non è più sostenibile. Oggi gli infermieri e gli operatori sono stanchi e al limite e hanno necessità di sicurezza e programmazione, non di tagli. La Regione può garantire loro tutto ciò?

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Piemonte e Valle d’Aosta del Nursing Up