La nuova cittadella del vino di Canelli firmata da Cantine Amerio

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Una cittadella del vino alle porte della città dove più di un secolo e mezzo fa nacque il primo spumante d’Italia e da dove partì la candidatura che portò all’inserimento dei paesaggi vitivinicoli piemontesi nella lista dei siti Unesco patrimonio dell’Umanità.
Cantine Amerio di Canelli, storica Casa vitivinicola astigiana, celebra con una nuova sede e un nuovo vino, il progetto innovativo e rivoluzionario di un eno-polo alle porte della città.

Se ne parlerà il 29 ottobre, dalle 19, nella sala dell’Osteria dei Meravigliati nel palazzo dell’Enoteca regionale, in via Giuliani a Canelli.

Spiega Pietro Cirio, contitolare delle Cantine Amerio: «Abbiamo investito risorse e idee nella costruzione ex novo di una Cantina per un marchio, Amerio, che ha sempre significato molto per Canelli e per il panorama vinicolo piemontese.
La posizione della nuova sede, sulla direttrice per Asti, e l’estrema vicinanza con altre strutture di accoglienza, costruite da investitori canellesi e che saranno gestite direttamente da noi, pongono la nuova sede di Cantine Amerio al centro di un progetto unico, non solo per l’Astigiano, ma per l’intera regione.
Si tratta di una vera cittadella del vino che offre una panoramica completa dell’enologia locale d’eccellenza con una casa vitivinicola che produce e fa degustare vino, una vineria che lo propone, camere per i turisti che vogliono visitare questa parte di Piemonte e un’enoteca che presenta vini e produttori canellesi».

C’è poi il nuovo vino che non poteva che essere un Asti Secco docg, la variante non dolce dell’Asti spumante che è la grande novità, presentata poco più di un anno fa, del mondo del moscato. «Lo abbiamo chiamato Segreto – dice Cirio – ed è stato elaborato, secondo una tecnica ad hoc, dal nostro socio enologo Gianluca Scaglione. Il risultato è uno spumante extra dry dal carattere estremamente originale che rispetta i sapori e i profumi dell’uva da cui proviene, cioè il moscato, e che presenteremo ufficialmente il 29 ottobre per brindare al nostro progetto pensato, prima di ogni altra cosa, per entrare in sintonia con un territorio unico al mondo che ha ancora molto da offrire».

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