Asti, opposizioni all’attacco sul rincaro delle tariffe deciso dall’Amministrazione

Un brutto inizio di anno per molti astigiani, e un’occasione per innescare il dibattito politico sulla decisione della Giunta Rasero che avrà un impatto sulla quotidianità di tanti cittadini.

Stiamo parlando della raffica di aumenti per le tariffe dei servizi erogati dal comune previsti nel nuovo bilancio 2018, che presto sarà al vaglio del Consiglio Comunale.

Una serie di aumenti, che, a detta dell’assessore al bilancio Renato Berzano, si sono resi necessari di fronte ad un blocco delle tariffe, ben al di sotto della media regionale, che prevedeva un ammanco di 1,5 milioni di euro dalle casse del comune.

Ma di quali aumenti stiamo parlando precisamente: innanzitutto quelli a domanda individuale, ovvero quei servizi che il comune fornisce per prestazioni specifiche al singolo cittadino. In sostanza, parcheggi, biglietti dell’autobus e rette scolastiche.

I rincari previsti per le corse dei servizi pubblici sono i seguenti: corsa singola : da 1 euro a 1,20 euro (+ 20%), multiplo: da 8 euro a 10 euro (+ 25%), mensile: da 13 euro a 25 euro (+ 92%), studenti: da 10 euro a 18 euro (+ 80%) mentre il mensile over 65 passa da da 7 euro a 10 euro (+ 43%). previsti anche un aumento di 0,20 centesimi a pasto per le mense scolastiche e un ritocco all’insù per i parcheggi. .

L’abbonamento per i non residenti passerà da 200 a 300 euro, lo zonale da 150 a 200 euro. Aumenti anche per i residenti: da 60 a 150 euro per l’annuale.

​Com’era prevedibile, le opposizioni sono passate all’attacco: “E’ questa la politica a favore della gente? – scrive il consigliere Massimo Cerruti dei 5stelle – fare cassa sulla pelle dei soliti noti, cittadini già in difficoltà, anziani con Isee minimo, studenti, donne, bambini, persone che non guidano nè possiedono un veicolo oppure semplicemente persone che credono nel servizio pubblico. Hanno intenzione di smantellare il servizio di trasporto pubblico, intasare la città di auto e costruire nuovi parcheggi in struttura a costo di peggiorare ancora la qualità dell’aria e incrementare le morti premature?”.

Commento anche dall’ex assessore Pd Marta Parodi: “’L’ aspetto a mio giudizio più odioso di questa operazione definita “necessaria” è come si vada a colpire più tipologie di servizi solitamente tutte importanti e presenti nella vita quotidiana di una famiglia con un reddito “normale”, obbligando un unico nucleo a far fronte a più aumenti di spesa per poter accedere a quei servizi che fino ad oggi garantivano un minimo di qualità di vita a prezzi equi.Troppo facile di fronte ad un bilancio “difficile” chiedere ai cittadini di toglierti le castagne dal fuoco, con aumenti indiscriminati che andranno ad incidere sulla quotidianità dei tuoi residenti. Questo è “l’efficientismo” declinato dal centro destra?”

Alessandro Franco