Lettere al direttore

CambiAMO Asti e l’idea di trasformare in Agrivillage l’ex Ospedale

Riceviamo e pubblichiamo il commento di Angela Quaglia per CambiAMO Asti sul No del Comune all’Agrivillage.

“Ci congratuliamo con il Sindaco per la decisione assunta a proposito di Agrivillage.
Pareri contrari all’insediamento commerciale in Val Rilate erano emersi chiaramente durante il Consiglio Comunale aperto da parte di cittadini, Associazioni di categoria, Organi professionali, esperti di paesaggio e di turismo.

Troppe le controindicazioni, a cominciare dall’impatto che l’insediamento avrebbe avuto nei confronti del commercio del centro cittadino e dalla nebulosità del finanziamento dell’operazione.
Altre controindicazioni avevano riguardato il consumo di suolo e l’effettivo coinvolgimento delle attività agricole e produttive del nostro territorio .

Anche la riunione delle Commissioni consiliari, svoltasi qualche giorno dopo, aveva messo in luce i pareri contrari dei gruppi di minoranza, pur con sfumature diverse.
A favore si era espressa solo la lista civica di Galvagno mentre, nelle due precedenti conferenze di servizio aveva espresso parere favorevole l’assessore Giaccone ( Lega Nord) e, parzialmente, il vicesindaco Coppo ( Fratelli d’Italia).

Questi i fatti.

Quali altre motivazioni hanno quindi indotto il Sindaco ad esprimere una posizione negativa superando i pareri di alcune delle forze politiche che lo sostengono?
Ci chiediamo anche perché, dopo nove anni dalla proposta, il Sindaco ha ricominciato da capo tutta la consultazione, come se il progetto fosse una novità.
Si dice che non avesse le idee chiare e che, come lui, non ce le avesse la maggioranza, ma la riproposizione della consultazione ha prodotto la sensazione, in città, che ci fosse la volontà di dare il via libera all’operazione.
Il progetto, come già detto, non era nuovo: la proposta risale al 2008 : non era ancora partito l’EXPO, mentre adesso è già dimenticato..
Perchè non ci si è espressi chiaramente prima, durante la campagna elettorale?

In quel periodo il Sindaco aveva preferito non pronunciarsi, (nonostante avesse partecipato al tavolo di lavoro degli anni precedenti in qualità di vice presidente della Camera di Commercio), rimandando a dopo il voto, la decisione. Ma non è così che si mettono i cittadini in condizione di scegliere avendo le idee chiare! E non è in questo modo che si trattano gli imprenditori.

Noi di Cambiamo Asti lo avevamo detto per tempo: eravamo contrari all’insediamento in Val Rilate ma siamo favorevoli a istituire un Tavolo di Lavoro che sottoponga ai proponenti una formula nuova di investimento, sempre nel settore dell’agroalimentare, da effettuarsi in centro città, in uno dei contenitori vuoti di cui Asti è piena e che, lasciati così come sono, contribuiscono a creare degrado e insicurezza.
Durante la riunione delle Commissioni abbiamo proposto la sede dell’Ex Ospedale: valorizzerebbe la zona di corso Alfieri e le attività che lì intorno stanno morendo, se non sono già chiuse.

Certo, ci vuole fantasia! L’Ex Ospedale è di proprietà della Regione ma, ad un tavolo con la presenza di tutti gli Enti e degli operatori economici le soluzioni, se si vogliono trovare, si trovano.

Attendiamo gli ulteriori sviluppi: non si può lasciar perdere un investimento importante soltanto con un no, senza sforzarsi di trovare soluzioni alternative.”

Angela Quaglia- CambiAMO Asti