La parola della settimana di Cesare Torta: Insieme

Bisogna riconoscere che sia la nascita che la scelta dei nomi delle nuove formazioni politiche brillano in originalità.

Controcorrente il tasso di natalità (più alto del misero 1,3 figli per donna) e spiritosa la scelta dei nomi. L’ultima nata si chiamerà infatti “Insieme” e i fondatori sono tutti reduci che provengono da vecchie e nuove fratture: avranno tutte le qualità tranne quella di riuscire a stare insieme agli altri per oltre sei mesi.

Stiamo attraversando una fase politica di grandi trasformazioni e non solo in Italia. I vecchi schieramenti di destra e di sinistra faticano ad adattarsi alle mutate condizioni sociali. Alcuni cercano di rinnovarsi, altri ritengono che certi principi non possano essere ridimensionati al ribasso. Insomma questo è un momento critico e come tale necessita di discussioni, analisi e nuove idee. Diffido di quei partiti esenti da discussioni e scontri tra posizioni diverse, quelli in cui si decide tutto tra pochi eletti o proprietari del marchio in stanze riservate per poi divulgare parole d’ordine al popolo dei fedeli sostenitori.

Discutere va bene se è finalizzato al raggiungimento di una decisione condivisa, è deleterio se è fine a se stesso e per governare è indispensabile individuare sintesi che rappresentano la volontà della maggioranza.
Ho l’impressione che tra le motivazioni delle varie scissioni nei partiti e successive nascite di nuove formazioni, oltre alle legittime diversità di opinioni, ricoprano un peso notevole i sentimenti di vendetta, invidia, rivalsa per vecchi rancori, scontri generazionali e volontà di protagonismo. Non so perché ma mi vengono in mente quei programmi nostalgici come “I migliori anni”, in cui al piacere di risvegliare ricordi di gioventù agli spettatori di una certa età si accompagna l’incapacità di proporre nuove forme di spettacolo televisivo. Poco male nel caso del riascoltare vecchie canzoni, qualche problema se a suonar la solita musica sono quelli che devono governare e portarci nel futuro.