Asti, visita al buio alla mostra “Cetacea” di Sergio Brumana

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Renata Sorba, responsabile della sezione astigiana dell'A.P.R.I. Onlus (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti).

Sabato pomeriggio ho avuto l’opportunità, su invito dell’artista Brumana e della cara amica Marina, di visitare ed esplorare tutte le sue opere esposte nei locali del Michelerio di Asti. Le creature sono state realizzate con materiale riciclato e lavorate con fil di ferro creando sagome e forme attinenti ad argomenti con giochi di parole che hanno dato ad ogni singola opera, un titolo originale e simpatico.
Grazie alla preziosa descrizione e narrazione della moglie dell’artista ho potuto apprezzare l’idea e la capacità di Sergio di amalgamare i materiali per creare cetacei o insetti e tutti i riferimenti logistici e culturali che lo hanno ispirato. Sono rimasta affascinata dal gran lavoro di ricerca e di esperimentazione che l’artista ha fatto per raggiungere i risultati. Da non vedente ho potuto, sfiorando con le dita, esplorare ogni singolo particolare e materiale e raccogliere le sensazioni e le emozioni che solo il “tatto” può scaturire senza essere condizionati dalla vista. Mi sono piaciuti molto i titoli che ad ogni opera danno un valore aggiunto. Tra tutte ho scelto: “Farfalle di campo di volo” e “Archeo-delfino” ed infine le mosche che hanno già avuto un gran successo in quanto sono state scelte dal cantautore Pacifico, per la scenografia di un suo spettacolo teatrale e musicale.
Consiglio a tutti di visitare la mostra [aperta fino a domenica 21 maggio NdR] e soprattutto di far conoscere questa nuova arte molto originale e che può lasciare ad ognuno di noi emozioni che ci fa ritornare bambini per un attimo e ci fa respirare aria sana: sensazioni che ormai non siamo più abituati a vivere.

Renata Sorba