Il Piemonte, le sue eccellenze, la sua cucina: Ravioles della Val Varaita

Nuovo appuntamento con la rubrica di cucina piemontese nata dalla collaborazione tra Atnews e LIBRICETTE.eu.

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Le ricette sono fornite dagli autori di Libricette.eu e riguardano sia piatti della tradizione, sia ricette realizzate con materie prime tipiche del territorio, il tutto per esaltare l’identità enogastronomica della regione e di diffondere cultura relativa alla storia delle famiglie piemontesi, ognuna delle quali ha la sua versione di un piatto tradizionale.

Relativamente ai prodotti tipici, attraverso l’utilizzo nelle ricette, gli stessi sono esaltati e portati all’attenzione del pubblico.

 

RAVIOLES DELLA VAL VARAITA

Autore: Fernanda Demuru, autrice di LIBRICETTE.eu

Blog: IL LECCAPENTOLE E LE SUE PADELLE

I Ravioles della Val Varaita, gnocchi di patate molto sostanziosi lavorati con  formaggio Tomino di Melle stagionato o fresco, uova, farina e un goccio di panna, sono  tipici delle valli occitane della provincia di Cuneo.

Ravioles fa pensare al raviolo, in realtà il nome si riferisce al gesto che si compie per dare la forma allo gnocco, ossia staccare un pezzetto di pasta, arrotolare con il palmo della mano sulla tavola di legno e dare la forma tipica leggermente allungata e “cicciotta”.

A seconda della zona, la forma dello gnocco può essere più o meno lunga .

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

Per i Ravioles:

900 g di patate

300 g di farina 00

200 g di tomini stagionati (o toma)

2 tuorli

pizzico di sale fino

Farina di semola per il piano di lavoro q.b.

Per condire:

100g burro

salvia q.b (o altra erba aromatica a piacere)

 

PROCEDIMENTO

Lavare bene le patate e lessarle con la buccia  in abbondante acqua non salata per circa 30 – 35 minuti, calcolando il tempo di cottura da quando l’acqua prende il bollore. Scolarle, pelarle e passarle con lo schiacciapatate.

Aggiungere il formaggio tritato, la farina, i tuorli e un pizzico di sale fino.

Impastare bene ed eventualmente aggiungere ancora un po’ di farina se il composto risulta troppo molle.

Quando l’impasto è pronto, staccare dei pezzetti di pasta: si possono arrotolare subito con il palmo della mano conferendo la forma allungata, oppure, come nel mio caso, è possibile utilizzare il metodo degli gnocchi classici formando i cilindri, dividendoli  in pezzetti uguali e allungandoli.

Fare asciugare i ravioles sulla spianatoia, spolverati con farina di semola.

Portare a bollore abbondante acqua salata e lessare gli gnocchi. A mano a mano che salgono in superficie, scolare con la schiumaiola e condire con burro fuso e salvia. Servire subito.

 

 

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