Movimento Civico Galvagno: “Un Sindaco affittacamere e le sue mance elettorali”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Movimento Civico Galvagno.

“Nei giorni scorsi è apparsa sui giornali la notizia secondo cui al Comune di Asti sarebbero stati destinati dal Governo 7 milioni e rotti per le periferie. La notizia è ufficiosa, diramata dal sindaco per un evidente (e comprensibile) motivo propagandistico e anche se la cosa non è confermata ufficialmente diamola per buona.

Questo fatto, presentato come una grossa operazione, è in realtà poco più di una mancia che il governo, come tutti i governi, fanno in prossimità delle elezioni. Il problema è che in questo caso la mancia è davvero piccola e non serve a sistemare le periferie perché gran parte dell’importo andrà nell’edilizia pubblica (daranno le case con precedenza agli immigrati?) mentre il resto da destinare alle periferie e ai quartieri è ben poca cosa, anche se in questo deserto di iniziative e di investimenti meglio poco che niente. In altre epoche questa cosa sarebbe stata riferita come un fatto di ordinaria amministrazione e il fatto che ora venga presentata come un importante avvenimento fa capire a che livello di modestia siamo giunti.

In effetti il problema della mancanza di finanziamenti per la nostra città è molto grave; sono anni che ad Asti non si fanno investimenti degni di nota, pubblici e privati. Per di più la mancanza di iniziative dell’amministrazione in campo finanziario fa sì che è anche le ordinarie manutenzioni siano state trascurate con evidenti ripercussioni sulla buona tenuta della città (strade, giardini, scuole, attrezzature, ecc.)

Oltre alla mancanza di nuove risorse, colpa del fatto che il Comune non ha saputo attivare tutti i possibili canali di finanziamento (vendita di immobili, contributo europei, ecc.), la maggiore responsabilità dell’Amministrazione è di essersi totalmente piegata agli interessi della lobby politiche che in regione hanno scelto di subordinare Asti ad Alessandria (ci stanno portando via tutto) per cui anche gli investimenti e le opere pubbliche seguono logiche estranee agli interessi astigiani, vedi la Tangenziale, naufragata, l’Ospedale, ridimensionato, il progetto Unesco-Enolandia (Asti Alba, ecc), snobbato.

Da ultimo lo scandaloso caso dell’Enofila che il comune chiude per darlo (gratis) alla Regione come base per uffici e depositi e invece di ristrutturare i propri immobili fatiscenti (ex ospedale e Maternità) che stanno andando in malora.

Ecco perché l’annuncio dell’elemosina governativa (peraltro chissà se e quando) sa di presa in giro, di beffa a cui questo sindaco ci ha abituato.

Mentre ad Asti la Regione e lo Stato tolgono uffici, servizi (e posti di lavoro) che vanno a finire ad Alessandria cosa fa il Comune? Chiude l’Enofila, la struttura comunale che da strumento economico-promozionale per lo sviluppo dell’Astigiano viene degradata a deposito di scartoffie regionali. Così dopo la Regione di Chiamparino Motta e Brignolo, con questa incredibile iniziativa, concorre ad impoverire la città.

Un sindaco che rinuncia a battersi e riduce a far da affittacamere per la Regione perché non se la sente di gestire una modesta struttura promozionale come l’Enofila dovrebbe rinunciare e ritirarsi. Ancora cinque anni così ed Asti non si rialza più. Ma cosa è successo in questi giorni?

E’ successo questo…..”