Angela Quaglia:”Una nuova Moschea ad Asti?”

Riceviamo e pubblichiamo l'interrogazione di Angela Quaglia rivolta al Sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, sulle voci di una nuova moschea ad Asti.

Al Sig. Sindaco di Asti  
 
Premesso che per cultura e formazione politica non soffro di razzismo né di avversione nei confronti di altre etnie, religioni, costumi e che ritengo che ogni persona abbia il diritto di adorare e pregare la propria divinità oltre che di vivere, nel rispetto delle leggi del Paese che lo ospita, secondo le proprie tradizioni e i propri usi e costumi;
 
Premesso altresì che vorrei che lo stesso trattamento di rispetto fosse usato in altri Paesi del mondo nei confronti delle persone di religione cristiana;
 
Valutato che ogni luogo di culto raccoglie necessariamente, durante le celebrazioni, un gran numero di persone e che è necessario, come d’altra parte succede per le chiese cattoliche o cristiane in genere, un ampio spazio esterno per consentire il deflusso dei fedeli;
 
Avuto notizia che in Vicolo Francesco Gino, nella ex sede di una carrozzeria, si sta predisponendo la struttura di una Moschea, sotto il nome di Centro Culturale, e che, proprio oggi, durante l’esecuzione dei lavori si è sviluppato un incendio che ha fatto intervenire Vigili del fuoco, Forze dell’Ordine e Vigili Urbani creando panico e preoccupazione tra gli abitanti della zona;
 
Considerato che Vicolo F. Gino è, come dice il nome stesso, una stradina piccola e stretta, chiusa al fondo, tra condomini molto abitati della zona di Corso Casale che hanno le autorimesse nella parte retrostante e a cui si accede proprio attraverso il vicolo;
 
INTERROGA la S.V.
 
Per sapere:
1) se l’Amministrazione ha autorizzato la creazione di una moschea in Vicolo Gino;
2) se l’Amministrazione ha autorizzato, in subordine, la creazione in Vicolo Gino di un centro culturale islamico che, evidentemente, sarà la stessa cosa ma con meno obblighi dal punto di vista urbanistico-sanitario;
3) se l’Amministrazione ritenga opportuno, in un’ottica di sicurezza e di tranquillità sociale, che in una zona così chiusa e appartata venga creata una struttura religiosa che riunirà centinaia di persone;
4) quali sono state le conseguenze dell’incendio scatenatosi in data odierna e quali sono state le cause che lo hanno provocato;
5) se l’Amministrazione,  anche a fronte di quanto successo oggi, sia ancora intenzionata a lasciare nascere una moschea/centro culturale in vicolo Gino, nella sede della ex carrozzeria Dante.
 
Angela Quaglia